Parte con il Benevento Calcio la carriera da allenatore di Pasquale Bovienzo. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo a soli 29 anni chiudendo una vita da calciatore di tutto rispetto, giovedì 5 luglio egli ha firmato il primo contratto da tecnico nella sede della società sannita insieme ai due segretari. A lui è stata affidata la guida tecnica degli Allievi Nazionali, categoria che l’anno prossimo sarà riservata ai ragazzi classe ’96 e ’97 e che parteciperà molto probabilmente al girone siculo-calabrese. Una sfida nuova per l’ex calciatore (classe ’82) di Giugliano, Paternò, Potenza e Gladiator che nel novembre 2011 ha ottenuto il patentino Uefa B con il massimo dei voti, peraltro in compagnia di gente del calibro dell’ex calciatore del Cosenza e Siena, Vincenzo Riccio, e dopo aver svolto il ruolo di collaboratore con la rappresentativa juniores campana di Eccellenza e Promozione al fianco del tecnico Enzo Potenza. Da grande appassionato di calcio, già da giocatore intravedeva il suo futuro da allenatore poiché dotato di competenza tecnico-tattica non indifferente e di una capacità eccellente di coordinare l’intero spogliatoio delle squadre in cui ha giocato (non a caso è quasi sempre stato designato come capitano). Nonostante il momento sia uno di quelli che tanti aspettano da una vita, Pasquale Bovienzo non tradisce le emozioni e si esprime su questa nuova avventura: “Il Benevento mi ha concesso questa grande opportunità dopo avermi visionato nel corso che si è tenuto nella città sannita e dopo avermi messo alla prova nel torneo Shalom che si è tenuto nell’antistadio Ciro Vigorito, dove ho guidato gli Allievi Nazionali ’95 e ’96 al terzo posto in una kermesse piena di società di serie A. Parto da un gruppo già consolidato dei ’96 a cui si andranno ad aggiungere i ’97, elementi molto promettenti che spero di far crescere e di guidare ai play-off”. Con la sua militanza nei settori giovanili della Roma e del Napoli, egli è consapevole della grande importanza che riveste il ruolo del tecnico nel percorso di un aspirante calciatore:” Allenare una selezione giovanile è un mondo completamente diverso dalla gestione di una prima squadra. Il metodo di lavoro non è per niente uguale, la valorizzazione dei giovani è l’aspetto fondamentale anche se è logico che bisogna sempre tenere d’occhio il risultato. Il 4-3-3 è il mio marchio di fabbrica ma faccio molta attenzione alla fase difensiva. Non nascondo di nutrire ambizioni rilevanti per il mio futuro ma sono convinto che questa esperienza sarà decisamente importante per la mia carriera”.
Al momento, il nuovo timoniere degli Allievi Nazionali del Benevento è impegnato, insieme al preparatore atletico Armando Fucci ed al responsabile del settore giovanile Fabio Calcaterra, a preparare il ritiro della sua selezione che si terrà dal 3 all’11 di agosto nella sede calabrese di Lago Ampollino, località situata sulla Sila in provincia di Cosenza. La preparazione continuerà a Benevento in vista dell’inizio del campionato che inizia a metà settembre. E’ in programma anche un amichevole a Trigoria con la Roma, con cui lui è legato da un rapporto unico. Che questo sia l’inizio di una favola calcistica simile a quella di Andrea Stramaccioni? Solo con il tempo lo sapremo ma le motivazioni e le competenze ci sono tutte.