Non solo gli atleti doc di Terra di Lavoro porteranno il nostro capoluogo ai Giochi Olimpici di Londra. Tutti gli sportivi casertani hanno un motivo in più per guardare le gare di nuoto e… tifare. Merito del rapporto speciale che si è creato tra la nostra provincia e l’A.D.N. Swim Project di Andrea Di Nino. Caserta è stata, nuovamente, scelta come tappa fondamentale per preparare i Giochi. Reduci dai buonissimi risultati conseguiti nel Meeting di Parigi (Dunford oro nei 100 delfino dove è arrivato quinto Korothyskin oltre al sesto posto di Fesikov nei 50 stile libero), i ragazzi dalla cuffia giallonera ormai vedono l’appuntamento olimpico vicinissimo. E’ il momento per tirare un bilancio dell’esperienza casertana col coach Di Nino (che guiderà la selezione russa nella kermesse a cinque cerchi, primo straniero a ricoprire questo prestigioso incarico).
Coach, allora, come sono andate le cose a Caserta? «Abbiamo svolto un proficuo lavoro nelle ottime condizioni tecniche dello Stadio del Nuoto e del MyWelness. Sono stati allenamenti intensi sia in acqua che a secco, ma svolti sempre in massima serenità, vista la positività dell’ambiente che ci ha ospitato».
Su cosa avete concentrato il vostro programma nei giorni in Terra di Lavoro? «Lavori specifici in acqua a massima intensità e le ultime sedute di forza in palestra. In più abbiamo dedicato un week end a riprese subacquee per l’analisi di partenza e arrivo gara. Il tutto sotto la supervisione del nostro posturologo, il casertano doc, Enzo Iodice che ha seguito quotidianamente gli atleti, al fine di evitare infortuni in questa fase così delicata».
Inevitabile la domanda sul rapporto che avete instaurato con Caserta e la sua gente… «Di fatto il rapporto con la città è sempre più forte per ogni componente dello staff. Ognuno di noi si ritaglia il suo spazio privato a contatto con la città (il sottoscritto ad esempio alla Feltrinelli alla ricerca di nuovi libri, Fesikov scoprendo ogni giorno nuovi percorsi nei giardini della Reggia, il preparatore Giunta frequentando i cinema della città), il tutto non ci fa più sentire ospiti, sia pur graditi, di Caserta ma semplici cittadini della stessa, come tutti gli altri. Con le Istituzioni, in particolare con la Provincia, continua un proficuo rapporto, volto a rendere stabile nei prossimi anni la presenza del team in città».
I progetti del team per le Olimpiadi? «Conquistare più finali possibili, essere tra i primi 8 al mondo. E poi giocarci tutto in una finale al cardiopalma. Sperando che Caserta tifi un pò anche per noi, non avendo altri casertani in acqua. Noi saremo casertani doc come il nostro fisioterapista Iodice, ma credo che ormai siamo parte di questa splendida città».