Il solito lunedì della Casertana. Gran caldo in Piazza Vanvitelli. Mille ipotesi, ancora un po’ di speranza sul futuro rossoblù. Dalle 16 il presidente Verazzo, i figli Giovanni e Raffaele con il Sindaco Del Gaudio incontra a Palazzo Castropignano Catello Tronco, l’ingegnere Fucci (in rappresentanza di alcuni imprenditori la cui identità non è stata svelata), il commercialista di Verazzo, il Consigliere Carlo Marino e un rappresentate di Pasquale Corvino. Quasi due ore di colloquio. Poi intorno alle 17.45 escono i protagonisti e Verazzo incontra i tifosi radunati sotto i porticati del casa comunale. “Ho dato ampia disponibilità ma questa è Caserta”. Ecco le prime parole pronunciate dal presidente che, sollecitato dai tifosi, lascia intendere di non voler continuare: “Non mi chiedete di rimanere, sono stato attaccatto da tutti i lati. Sono stato contestato a più riprese. Non è il caso”. Qualcuno gli chiede se iscriverà almeno la squadra, lui non si sbilancia, poi continua: “C’è qualcuno che non gradisce la mia presenza. Chi? Il Palazzo. Alla riunione erano presenti anche esponenti della Digos. Ho parlato apertamente e verbalizzato tutto”. E’ il turno dei tifosi che a gran voce gli chiedono di rimanere: “Vogliamo solo voi perchè avete dimostrato di amare Caserta. Vogliamo vedere la palla a centrocampo la domenica” (tutto è possibile vederlo e ascoltarlo nel servizio tv in basso alla pagina). Giovedì intanto scade il termine per l’iscrizione al campionato e la sensazione (come confermato da fonti vicine a Verazzo) è che almeno quella sarà garantita. Poi toccherà a chi davvero ha a cuore le sorti del club avvicinarsi e sostenere economicamente i falchetti. Questo è il racconto nudo e crudo di un ennesimo lunedì pomeriggio trascorso al capezzale di una grande malata. Non è tempo di aggiungere commenti. Siamo in attesa di ulteriori sviluppi.