Adesso si è oltrepassata la misura. Dopo mesi di fumo, chiacchiere e speculazioni la Casertana rischia seriamente di non essere iscritta al campionato di serie D.
La Caserta sportiva, impotente, ha dovuto assistere ad uno squallido teatrino che ha visto sul proprio palcoscenico protagonisti Verazzo, Di Vico e Pascarella, Calà, Birazzo e la Cedi-Sigma, con il sindaco Del Gaudio, regista, suo malgrado di questa compagnia di “attori” (e comprimari) che di certo non mirava a salvaguardare il calcio a Caserta, così come è vero che dopo alcuni incontri, non in teatro, ma al Comune di Caserta, chi per un motivo chi per un altro, i vari Verazzo, Pascarella, Di Vico, Bizzarro e la Sigma hanno deciso di abbandonare la scena.
E giovedì 12 luglio è il termine ultimo per iscriversi al prossimo torneo di serie D. Ed allora ecco che il sindaco Del Gaudio, dopo gli ultimi infruttuosi incontri, dirama un comunicato in cui richiama l’attenzione di tutti gli imprenditori che hanno a cuore realmente le sorti del calcio a Caserta e invita loro a partecipare ad un incontro definitivo e chiarificatore lunedì presso la Casa Comunale. Ci crediamo ancora? Quale futuro attende la Casertana?
Abbiamo incontrato più di un tifoso con le lacrime agli occhi e una domanda ricorrente che frulla in testa a tutti. Perché è così difficile fare calcio in un capoluogo di provincia come Caserta? Aggiungiamo, perché le istituzioni non incentivano imprenditori locali ad “investire” nella Casertana? Un motivo ci deve essere e chissà se il sindaco Pio Del Gaudio risponderà, direttamente o indirettamente, e magari con i fatti, a queste semplici domande che si assillano da alcuni anni.