Juve, parte l’assalto agli americani



Coach Sacripanti

Le tessere del domino continuano a cadere in casa Juve, ma per il momento, il verso della caduta non è certo quello sperata dal timoniere di Pezza delle Noci, Pino Sacripanti. Dopo aver speso un’estate intera a corteggiare Andre Smith, nel tentativo di farne l’uomo simbolo ed immagine in campo e fuori, il lungo del Minnesota, non sarà in campo né con la maglia della Juve, né con quella di qualche altra formazione tricolore che quindi darebbe quanto meno la possibilità di rivederlo calcare il parquet di Terra di Lavoro, seppur da avversario. Invece l’ex North Dakota State ha deciso di accettare il corteggiamento da parte di una formazione che la Juve ed i tifosi della Juve ricordano dopo l’esperienza europea di due stagioni fa: il Samara. La formazione che sempre due stagioni fa diede il la alla rimonta bianconera dopo cinque sconfitte consecutive in uno dei peggiori avvii di campionato di questa squadra. Un’offerta che di sicuro non sarà pari o addirittura paragonabile a quella della Juve ed allora alla Turchia, al Giappone, alla Svizzera e l’Inghilterra, oltre ovviamente l’Italia, il natio di St.Paul aggiunge ancora una nuova destinazione al suo girovagare ed un altro logo da aggiungere a quello che è il suo progetto a fine carriera: tatuarsi il logo di ogni squadra dove ha giocato partendo dal college. Una decisione fulminea e che quindi sconvolge tutti i piani di coach Sacripanti, che però sentendo puzza di bruciato dopo l’offerta dei Golden State Warriors di offrire allo stesso giocatore prima un tryout e poi la possibilità di giocare le Summer League che partiranno a breve, ha iniziato a sondare il terreno e guardare, dunque, verso altri lidi per evitare di restare a mani vuote nel caso che la decisione, come poi cosi è stato, non fosse stata quella di scendere in campo con la maglia della Juve. Insomma chiusa una porta ora si aspetta che cosi come dice il proverbio, si apra un portone. Il problema è che al momento di scrivere il ‘portone’ da spalancare inteso come nome su cui puntare per rimediare alla perdita di Andre Smith, non è stato ancora individuato.
Da ieri, infatti, è ufficialmente partita la caccia al nuovo lungo titolare, mentre per la panchina potrebbe anche rispuntare la possibilità di puntare su un’altra riconferma, o meglio tentativo di riconferma, quella legata al nome di Andrija Stipanovic. Il lungo croato da poco convolato a nozze, potrebbe rientrare nei piani di Sacripanti che in questo modo si affiderebbe ad un giocatore che tanto gli ha dato nella passata stagione. Il tutto per una ragione che per una formazione come Caserta che ha un budget non esorbitante, ovvero quella di puntare a ritrovarsi ai nastri di partenza con un roster che sarebbe il giusto mix tra esperienza, conoscenza del campionato o vecchie conoscenze proprio della Juve degli ultimi anni, puntando magari sull’usato garantito al fianco del quale inserire nuove scommesse, volti nuovi cosi come è accaduto la scorsa stagione.
Un ruolo, quello dell’usato garantito, che poteva tranquillamente svolgere Nicolas Mazzarino che per più di un giorno è stato nel mirino della Juve dopo la prima decisione di Cantù di fare una scelta precisa tra lui e Gianluca Basile e quindi tra i due ‘super veterani’ del gruppo.
La notizia dell’approdo del ‘Baso’ alla corte di Sergio Scariolo ai piedi della ‘Madunina’, è un segnale chiaro ed equivocabile della decisione presa da Cantù e che quindi dopo Smith anche quello di Mazzarino viene cancellato in maniera definitiva dal desktop casertano.
Chi resta ridotto ad icona, invece, è Marco Mordente per il quale la Juve a questo punto potrebbe farci un pensiero più che serio, puntando magari ad un giocatore esperto e che conosce questo campionato sugli esterni e scegliere di affidarsi ad un rookies in tutti i sensi (sia del campionato italiano che inteso come al primo anno nel Vecchio Continente ndr) nel settore dei lunghi.
Appartenenti alla categoria degli esordienti e dei rookies anche i nomi di Corey Fisher (esterno uscito da Villanova ed ignorato al Draft del 2011 e che ha giocato lo scorso anno in Turchia con la maglia di Antalya) e di Aaron Harper (ala piccola 31enne e che ha giocato a Roanne, in Islanda e all’Azovmash e che negli ultimi tre anni è stato in Bulgaria.), con il primo che torna nell’orbita bianconera dopo esservi finito nella prima parte di basket mercato, che a questo punto nei prossimi due giorni, invece, deciderà se il primo a mettere nero su bianco sarà magari Stefano Gentile il cui destino all’ombra della Reggia non è ancora definito e sicuro al 100%.




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