Nemmeno il rugby femminile va in vacanza e le giocatrici del Clan continueranno sia ad allenarsi sia a partecipare a manifestazioni estive, dove è previsto l’uso della palla ovale. E’ arrivata, infatti, la decisione definitiva e positiva per la partecipazione alle due tappe del campionato italiano di Beach Rugby di Terracina e di Sperlonga che si terranno rispettivamente i giorni 7 e 14 luglio. Anche le ‘pioniere’, così come una parte della squadra maschile, sarà impegnata sul litorale laziale per questi due importanti appuntamenti, che prevederanno anche i tornei al femminile. “Abbiamo deciso di partecipare – afferma Mariangela Mincione, del Clan in rosa – sia perché ferme non ci sappiamo stare, ma anche perché è una buonissima occasione per confrontarci, su una superficie diversa, con tante ragazze ed amiche conosciute in giro per l’Italia e crescere ancora di più a livello tecnico”. Decisamente più duro del rugby VII, ma quasi simile dato che si gioca in 5 e con tempi di gioco uguali, ovviamente con alcune regole diverse. “Siamo entusiaste –prosegue la Mincione – di quest’esperienza che andremo ad intraprendere e speriamo di fare bella figura, anche se l’importante è divertirsi. Siamo solo alla ricerca di qualche sponsor per autogestirci nelle due trasferte e far conoscere una realtà locale”. Già, locale come il nome della squadra, Crazy Buffalo, così come i maschietti. “Saremo presenti anche in un’esibizione rugbistica a San Prisco in occasione di uno dei tornei ‘beach’ estivi che si organizzeranno, così come la scorsa estate”. “Sono contento che le ragazze partecipino a questi due appuntamenti di beach rugby, perché capisco che è difficile restare fermi per troppo tempo”, così il coach della compagine in rosa del Rugby Clan Santa Maria Capua Vetere, Valentino Pirro, su questo doppio appuntamento per le ‘pioniere’. “Purtroppo non le potrò seguire – prosegue – per motivi personali, ma so che si autogestiranno al meglio. E’ un momento di crescita importante e di divertimento allo stesso tempo. Spero che nessuna di loro si faccia male, soprattutto alcune ragazze che si sono allenate meno in questo periodo. Diciamo che lo zoccolo duro della squadra non dovrebbe avere dei problemi. Ho consigliato loro di cambiare spesso perché il beach rugby è più stancante del seven”.