Il cuore non basta, Caserta va ko con Bergamo



Una fase di gioco della gara

Inizia con una prevedibile sconfitta la corsa dei bianconeri nelle Finali Nazionali Under15 in corso di svolgimento a Desio. Non era la partita che poteva regalare una gioia ai ragazzini di coach Posillipo che affrontavano la terribile Bergamo, vicecampione in carica e candidata al titolo in questa edizione. E gli orobici hanno fatto vedere perchè possono vincere il tricolore: gioco fatto di back door, spaziature buone, centimetri e fisico impreziositi dall’immenso Savoldelli (fuoriclasse a questi livelli). Caserta c’ha provato, nel caldo tremendo del Pala Desio, con il cuore, la grinta e la voglia di sbucciarsi le ginocchia; i bianconeri, che hanno avuto l’onore di giocare la partita inaugurale della kermesse, hanno dimostrato doti caratteriali di prim’ordine: non era facile riuscire a restare in contatto, eppure ce l’hanno fatta. Tutto sommato, Posillipo puo’ essere soddisfatto di quanto prodotto dai suoi ragazzi e, casomai, l’idea di riproporre la 2/3 nelle prossime uscite va presa maggiormente in considerazione vista la statura, inferiore, dei casertani rispetto alle altre compagini.
Il primo canestro bianconero nelle Finali porta la firma di De Ninno, ma c’è troppo nervisismo. Bergamo puo’ contare sul talento cristallino di Savoldelli che, a suon di bombe ed assist, lancia i suoi sul +10 (9:19 con tre triple e tre assist a referto dopo 7’). Caserta prende troppi back door e, dopo il siluro di Nani, crolla sul -13 che diventa -12 al primo stop. Trascinati dai tifosi al seguito e da una difesa ritrovata, i casertani rientrano in partita con la verve di De Franciscis (migliore al 20’ con 10 punti a referto), la grinta di Vinciguerra ed i liberi di De Ninno (25:26 al 14’). Bergamo deve ritornare a metterci cattiveria ed aumenta i giri con Sirtori (28:36 al 17’). La Juve torna quella del primo quarto: son tanti gli errori al tiro e, come cala la difesa, iniziano i dolori (29:42). Negli spogliatoi si torna sul -14 complice una pesante bomba di Ubiali (13 all’intervallo con 6/8 al tiro) quasi sulla sirena. Il bombardamento orobico continua: missile di Boccafurni ed è 37:54. Posillipo si gioca la carta della 2/3 che da qualche frutto ma è soprattutto il ritrovato Piccolo (7 punti in fila) a ridare speranze alla Juve (-8 al 25’). Bergamo è nel pallone, non riesce a segnare contro la zona ma la Juve non ne approfitta. La tripla di Sirtori consente ai lombardi di andare all’ultimo ‘stop and go’ sul 51:62 con Savoldelli risparmiato in panchina. Il quarto periodo è un concentrato di errori su ambedue i fronti; ovviamente ne trae beneficio Bergamo che, senza fare assolutamente nulla di trascendentale, porta a casa la partita mentre alla Juve resta il rimpianto di averci creduto troppo tardi in una partita che poteva regalare un colpaccio incredibile.

JUVECASERTA 66
CO.MARK BERGAMO 71
(14-26, 33-47, 51-62)



JUVECASERTA: Piccolo 12, Mancinelli ne, Damiano 6, De Filippo 1, De Franciscis 13, De Ninno 12, Di Martino ne, Spalice ne, Iadevaia, Folco, Vinciguerra 17, Aldi 5. All. Posillipo.
CO.MARK BERGAMO: Nani 3, Battaioni, Ubiali 14, Savoldelli 9, Sirtori 11, Boccafurni 10, Veronesi, Fumagalli 6, Bassi 4, Turelli 10, Norbis ne, Dessi 4. All. Schiavi.


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