Ancora qualche piccolo passo e poi tutto dovrebbe essere fatta per il primo colpo della nuova Juvecaserta. Non a caso un colpo arrivato immediatamente dopo il summit tra società e staff tecnico che ha definitivamente dato il via alla corsa al mercato dei bianconeri. Un colpo che può essere considerato un misto tra una novità ed un qualcosa di già visto. Già perché dopo l’esperienza breve e con pochissime apparizioni in campo ai tempi della Legadue e Marcelletti, la Juve è in procinto di tornare ad avere una canotta con su impresso il nome, anzi un cognome, indimenticabile all’ombra della Reggia: Gentile. Visto il contratto con le ‘scarpette rosse’ di Alessandro (altro flash back con la carriera di papà Nando che in questo modo avrebbe un figlio nel passato ed un altro nel futuro nella sua particolare e passata ‘timeline’ – linea del tempo – di carriera iniziata proprio a Caserta e continuata per Milano ndr), quello destinato a calcare ancora una volta il parquet del Palamaggiò dopo essere partito proprio dalla città della Reggia vanvitelliana per giocare, formarsi ed arrivare al top del basket tricolore con tanto sacrificio e lavoro, è Stefano. I tanti anni trascorsi solcando i 28 metri di campo di mezza Italia e la doppia stagione con Casale Monferrato contando appunto quella della promozione e quella in Lega A conclusasi, purtroppo per i piemontesi con la retrocessione, ha rimesso in circolo ed in gioco anche il suo di nome e che a breve potrebbe anche incontrare di nuovo la sua storia e prendersi quella personale rivincita sedendo sulla panchina che era stata del suo papà e che troppo giovane aveva provato a conquistare. Ora però Stefano Gentile è pronto. E’ pronto a dare quello che coach Sacripanti cerca in un ruolo importante, ovvero quello di playmaker di riserva per dare ordine e minuti di riposo importante alla prossima point guard a stelle e strisce (che al momento di scrivere corrisponde alla descrizione di un giocatore veloce, abile nel ball handling, con tiro dalla lunga distanza specialmente sugli scarichi e che abbia difesa ed un pizzico di leadership per guidare la squadra, un giocatore alla Collins, ma al momento non l’ex Pesaro e Bologna ndr) o giocarci insieme per riprendere quel discorso con il doppio playmaker tanto caro al timoniere brianzolo, ma che nella passata stagione ha dovuto accantonare tante volte. Senza contare che le sue doti si sposano con quella di Maresca che con l’arrivo di un metronomo puro come Gentile, di sicuro vedrà limitati anche i suoi minuti da playmaker e quindi giocare più da ‘swingman’. Tutto perfetto, dunque, se non fosse per il fatto che al momento di scrivere le parti sono si molto vicine, anzi vicinissime, ma manca ancora il cosiddetto ‘nero su bianco’. Mancano le firme, dunque, anche se dovrebbe essere questione di dettagli prima di chiudere il tutto e puntare al prossimo bersaglio. Un bersaglio che a questo punto porterebbe il nome di Mazzarino. Il ‘cardinale’ di Cantù è in bilico in terra brianzola, dal momento che la società dovrebbe scegliere di tenere solo uno tra lui e Gianluca Basile. Non una decisione facile da prendere, considerando che il natio di Salto, Uruguay, ma naturalizzato italiano, è stato negli ultimi sette anni la bandiera della pallacanestro canturina, ma considerando l’età non è certo più adatto ad una franchigia che punta al doppio impegno continuo. Da par suo coach Sacripanti offrirebbe un ritorno al passato con lui in panchina come nel 2005, di affrontare una stagione molto più tranquilla e con meno pressioni di vertice come alla Bennet. A differenza della questione Gentile, però, la strada verso una vera è proprio trattativa con tutti i termini economici, non è stata ancora intavolata, ma la presenza di Sacripanti sarebbe non poca cosa, nel caso Cantù decidesse di rinunciare all’uruguagio e puntare sul ‘Baso’. Dalla fine della scorsa stagione, invece, la Juve ha deciso di puntare su Andre Smith. Il lungo del Minnesota, però, è sempre in attesa di qualche comunicazione precisa circa la possibilità di giocare una delle due Summer League che si svolgeranno negli States a metà luglio, per poi decidere del suo futuro, dal momento che quella ad Orlando o quella a Las Vegas, di sicuro saranno le ultime vetrine per palcoscenici di alti livelli.