Di questi tempi un anno fa Lazzaro Luce faceva il suo storico ingresso nel glorioso panorama calcistico sammaritano. Era il 27 giugno 2011 ed il Gladiator conobbe il suo nuovo presidente, dopo una dettagliata trattativa durata qualche mese, nella conferenza stampa tenuta nel circolo nerazzurro di piazza Matteotti. Fu un avvento in pompa magna con tanto di striscioni degli ultras della nascente Brigata Spartaco che salutavano con affetto il passaggio di consegne tra la nuova e la vecchia proprietà, l’appassionato Alfonso Salzillo che dopo il fallimento dell’estate 2003 ha tenuto in piedi la creatura nerazzurra malgrado i pochi spiccioli a disposizione e la collaborazione inesistente delle amministrazioni comunali. La tavolata era composta da un pool di personaggi grossi che farebbe invidia a tanti vertici di squadre di serie D. Lazzaro Luce, Antonio Simonetti, Alfonso Salzillo e Biagio Maria Di Muro. Come in una foto da sinistra verso destra ecco i ruoli: il presidente, il direttore sportivo, il responsabile del settore giovanile ed il sindaco di Santa Maria Capua Vetere. Tutti insieme collusi nella macchina calcistica che dì li a poco avrebbe dovuto fiondare il Gladiator nel ritiro di Norcia in vista della stagione della rinascita. Tanti i proclami di Luce: “Non mi tiro indietro; vinceremo campionato, Coppa Italia regionale e Coppa Italia nazionale”. Sfortunatamente per lui e per noi qualcosa è andato storto ed adesso l’incertezza regna sovrana negli indomiti cuori nerazzurri. Ad un anno di distanza, il presidente ha fatto l’ennesimo proclama: “L’anno prossimo in serie D con il Gladiator”. Dopo quella notizia è sceso un totale silenzio che sta preoccupando tanti sostenitori, inferociti al solo pensare che Luce abbandoni la città del Foro. In questi momenti una domanda fatta nella conferenza stampa al presidente da parte di uno storico tifoso, “Giornaletto”, riecheggia nelle menti dei tanti tifosi sammaritani: “Signor Luce, ci assicura che il Gladiator non farà la stessa fine dell’Ippogrifo Sarno?”. Il manager di Santa Maria a Vico affermò categorico che mai e poi mai avrebbe commesso un tradimento del genere. Come Gesù disse a Lazzaro in un evento della Bibbia “alzati e cammina”, i tifosi sammaritani invocano “presidente non fare scherzi” e spegni questi strani pensieri provocati da anni di delusione.