La Juve non cambia rotta e continua a seguire le sue ben precise coordinate. Questo il messaggio che il team bianconero ha voluto lanciare in questi giorni anche se si è parlato di mercato difficile, lungo e nella sua prima vera fase, quella dei prezzi alti, quelle delle occasioni proveniente da formazioni di alto livello e che possono valere una carriera. Caserta e la Juve non sono ancora in questa fascia e quindi restano alla finestra, anche se non del tutto privi di qualsiasi tipo di attività. Quella principale ed anche più importante resta quella intrapresa a fine anno e fine stagione e che, quindi, ancora oggi rappresenta un punto focale fondamentale per i bianconeri in vista della nuova avventura. Rotta e punto focale rappresentato dal solito sogno proibito chiamato Andre Smith. La risposta diretta del giocatore di qualche settimana fa («L’offerta di Caserta mi è giunta, ma voglio aspettare ancora qualche settimana per poter valutare tutte le altre che mi arriveranno e quindi paragonarle con quelle della Juve» ndr) ha lanciato una sorta di countdown verso quel periodo di tempo che Smith aveva indicato come necessario per poter prendere seriamente in considerazione la proposta di coach Pino Sacripanti. Settimane in cui il talento di St.Paul con il suo procuratore avranno bussato alla porta di qualsiasi altra formazione di alto livello provando a mettere in bella mostra i numeri e la stagione passata all’ombra della Reggia, tentando la classica occasione d’oro non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista professionale. Le risposte alle porte delle altre, però, non deve essere stata quella che procuratore e giocatore si aspettava, considerando che i rumors di basket mercato parlano di un nuovo attacco da parte della Juve nei confronti di Smith. Una nuova contromossa con tanto di offerta modificata, al rialzo, e che potrebbe avere un duplice effetto. Prima di tutto quello di far capire al giocatore che i problemi finanziari della scorsa stagione sono ormai solo un brutto ricordo e che quindi c’è la possibilità effettiva di poter investire su giocatori importanti. E poi quello di confermare ancora una volta, sempre che ce ne fosse stato il bisogno, che il timoniere canturino lo vuole al centro del suo progetto per farne una stella assoluta non solo di Caserta, ma consacrandone ancora di più i propri valori sul palcoscenico italiano. Un’idea, quest’ultima, che potrebbe allettarlo e non poco, considerando che dalle parole profuse durante la scorsa stagione dove l’ex Karsyaka si è raccontato ai microfoni o ai giornali locali, il suo valore principale di riferimento resta il campo, il potersi esprimere sui ventotto metri di campo con la libertà e la spensieratezza di sempre. Certo i soldi vengono un gradino immediatamente dopo, ma l’idea di preferire Caserta ad un team di apri livello ma con una offerta migliore, non è certo una bufala detta solo per arruffianarsi il popolo bianconero. Sacripanti e l’entourage di Pezza delle Noci, lo sa bene ed ecco il perché dell’incalzare nei contatti anche con il suo procuratore a stelle e strisce per provare a capire se effettivamente la porta ‘top team’ la si può iniziare a socchiudere ed intavolare una trattativa precisa in tutti i suoi aspetti lasciando le altre come ultima possibilità e non viceversa. Il suo ‘si’ od anche mezzo ‘si’ lasciando sempre quella porta soffusa, sarebbe un bell’inizio per il timoniere canturino che ha ben individuato i suoi primi due obiettivi: un italiano ed appunto un americano. Con la sua firma gran parte dei pezzi di domino da far cadere per scatenare l’effetto voluto sarebbero a posto prima che si scateni la bagarre economica come di solito succede nel pieno dell’estate. Non si cambia idea nemmeno per gli italiani, visto che con la presenza di Giuliano Maresca in roster, tra le altre cose al momento anche l’unica insieme a giovani della cantera bianconera – Sacripanti vorrebbe mettersi in casa un play di riserva. Un play che al momento presenterebbe Italia alla voce nazionalità, anche se come ben noto l’andamento del mercato azzurro, potrebbe anche far cambiare rotta alla Juve. Notoriamente troppo costoso e con pochi nomi di fiducia su cui puntare, quella azzurra potrebbe essere una pista abbandonata anche a fine mese per puntare su quelle del Vecchio Continente, dove la scelta è molto più vasta e con prezzi non cosi esorbitanti come nel Belpaese.