All’orizzonte si prospetta un mercato lungo e difficile. Cosi è stato apostrofato da Max Oldoini, il lavoro che attende i bianconeri da qui alla chiusura della prima parte della nuova stagione, quella che porta notoriamente al bagno di folla del Palamaggiò di fine agosto, quando per la prima volta, vecchi e nuovi, si ripresenteranno ai piedi della Reggia Vanvitelliana ed al cospetto dei tifosi pronti ad immortalare le prime immagini di stagione. In mezzo, però, al momento solo le parole pronunciate dall’assistente in panchina di Sacripanti. Solo l’idea che le acque siano ancora troppo calme per buttare dentro un macigno, provare a smuoverle e creare quella serie di mini onde da cavalcare, non in senso surfistico, per provare ad arrivare a qualche nome. Mare calmo, ma ancora per poco. L’ennesimo trionfo di Siena contro la Milano spendacciona, chiude definitivamente i conti con una stagione lunga e che come un po’ di tempo a questa parte ha sempre lo stesso scenario. Tutto in archivio, dunque. Tutto spedito agli annali e agli almanacchi che immortaleranno nella storia eterna un anno ricco di soddisfazioni diverse per tutto il movimento. Spedizione che però ha anche un altro effetto, quello di voltare pagina, quello di chiudere un capitolo ed aprirne un altro, con la classica riga di fine anno tirata e sotto al quale si è subito pronti a scrivere qualcosa per iniziare la nuova pagina che terminerà con unì’altra linea con l’Armani che di sicuro si auspicherà di trovare il proprio di nome in fondo alla prossima pagina. Milano come Siena, però, che nelle prossime settimane dovranno per forza di cosa fare i conti con il loro di budget, con il loro di idee per il futuro e con il loro macigno da lanciare all’interno di quelle acque che poi condizionerà tutto il mercato. Già perché in genere parte tutto dalle big. Parte tutto da quelle formazioni che hanno un certo numero di ‘euro’ a diposizione e da poter spendere nel primo round di questo basket mercato. E magari nel suo immaginario anche Andre Smith sta aspettando quel tipo di round per provare a capire se le sue ultime prestazioni con la maglia proprio della Juve anche negli scontri diretti e quindi contro campioni di un certo calibro, potrebbero essere prese in considerazione per il sogno della vita: l’occasione di un top team; l’occasione per lottare al vertice e che non è mai arrivata da quando ha lasciato l’università. Non dovesse arrivare nemmeno quest’anno, però, il talento di St.Paul non ne farebbe nemmeno un dramma, considerando che sarebbe solo un altro ripetersi di ‘underrated’ della sua carriera. Ed è proprio in quell’unico spiraglio rappresentato dal ‘no’ di una Siena o Milano di turno, tanto per indicare formazioni che sono al top cosi come avremmo potuto indicare quelle spagnole o greche, che Caserta dovrà presentarsi con l’idea allettante di dimostrare, ancora una volata, che è stato un errore e metterlo al centro di un progetto che di sicuro ne farà il nuovo idolo assoluto della folla. A dire il vero il plico con l’offerta, la Juve l’ha già fatto passare sotto la porta del giocatore a stelle e strisce che l’ha raccolto e a breve dovrebbe dare la propria risposta al riguardo e che dipenderà da quanto spiegato precedentemente. Il passo successivo, invece, sarà un italiano. L’idea e la strategia bianconera, cosi come è stata spiegata dallo stesso Oldoini è chiara: un americano ed un italiano per primi in modo tale da avere massima libertà di movimento e di spostamento tra le due idee di roster a 10 o a 12. Un ambito in cui la Juve ha già Maresca e con il quale i prossimi si dovranno ben integrare con quelle che sono le sue attitudini cestistiche. Gioco forza che il primo indiziato è un playmaker di riserva, un italiano che possa togliergli il peso della regia cosi come faceva Kudlacek nella passata stagione. Al momento non ci sono nomi in pole position, ma solo una lista di papabili allargatasi anche dopo le recenti Summer League dove il miglior italiano visto è stato Moraschini, ma che sul taccuino di Sacripanti, c’era già. Tante margherite da sfogliare con la Juve che inizierà a farlo dopo il primo passaggio, dopo aver superato la boa dei prezzi alti ed essersi diretta verso quella del primo ribasso, dove il timoniere Sacripanti con il suo staff innalzerà lo spinnaker per puntare verso i vari obiettivi.