Tra i tanti volti noti che ieri hanno assistito, nell’infuocato catino del “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere, al ritorno della finalissima dei play-off nazionali tra Gladiator e Città di Messina, non può non essere citato l’ospite d’onore per eccellenza: Ciro Immobile. Il promettente attaccante di Torre Annunziata, che quest’anno ha trascinato il sorprendente Pescara in Serie A a suon di goal insieme al peperino di Frattamaggiore Lorenzo Insigne ed al maestro Zdenek Zeman, non ha voluto mancare alla partita più importante della stagione della società del presidente Lazzaro Luce. In attesa di partire con la preparazione con il Genoa Calcio nel suo primo anno da protagonista nella massima serie italiana (con la Juventus ha collezionato solo poche presenze a causa della giovane età), il bomber napoletano si sta godendo gli ultimi giorni di relax assoluto e ieri, insieme ad alcuni addetti ai lavori vicini al Savoia, ha voluto presenziare alla partita. Per non farsi riconoscere facilmente, come suo solito, ha indossato degli occhiali a goccia che gli coprono i lineamenti più rilevanti del viso ma questo non è servito: da subito i tifosi più attenti lo hanno riconosciuto e lo hanno tempestato di richieste di autografi e foto. Diversi fedelissimi nerazzurri gli hanno esposto scherzosamente la proposta indecente di rifiutare il Genoa e di venire a giocare nella città del Foro per formare una coppia goal formidabile insieme a Giulio Russo, ma il bravo Ciro ha declinato l’offerta con un sorriso: per lui tra poco si aprono le porte dell’anno della conferma in serie A dopo l’incredibile stagione di serie B dove ha collezionato 28 goal in 37 partite, bottino che gli ha permesso di garantirsi il primato nella classifica cannonieri. Un’annata niente male per un giovane nato il 20 febbraio 1990 a Torre Annunziata che, dopo il settore giovanile con il Sorrento e la Juventus, si è fatto le ossa la passata stagione con il Siena ed il Grosseto e quest’anno col Pescara. Da non dimenticare poi le presenze degli indimenticati protagonisti dell’epopea nerazzurra 2000-2003, il “cigno di Arzano” Gaetano Romano e lo stratega Nello Di Costanzo che erano accorsi in quella che fu la loro bolgia per festeggiare la rinascita del Gladiator. Peccato che il Città di Messina abbia rovinato tutto.