Un unico obiettivo, un unico pensiero fisso, quello che attualmente sta attraversando la mente della troupe bianconera in attesa che tutto possa avere una svolta, in attesa che quel primo pezzo del domino cada e possa, dunque, scatenare quell’effetto sperata e voluto di arrivi e quindi tasselli a ripetizione: fare scouting, guardare partite e segnare nomi a ripetizione. Ormai non risulta essere più un segreto che l’impulso che coach Sacripanti vorrebbe dare porta il nome di Andre Smith. Quel tassello del domino che porta un pallino da una parte e due dall’altra che insieme fanno quel numero 12 che anche gli aficionados sperano di rivedere sul legno di Pezza delle Noci ad impazzare cosi come ha fatto nella passata stagione. Un tassello con il quale il timoniere canturino è sempre in contatto anche se non dal quartier generale di Terra di Lavoro, ma da quello della nazionale azzurra che dal 13 di luglio avrà l’arduo compito di difendere il piazzamento della passata stagione, provando quindi un’impresa che all’apparenza sembrerebbe ancora più azzardata di quella messa a segno da Alessandro gentile e compagni. Ed uno dei suoi compagni, Moraschini, di quella nazionale Argento a Bilbao, nelle scorse settimane sembrava essere finito sul taccuino proprio di colui che dal pino sbraitava guidando gli azzurrini al successo. Possibile, ma non per questo determinante. Possibile per il semplice fatto che tornando al pensiero principale, Caserta in questo momento non fa altro che scrutare giocatori, non fa altro che pensare a possibili scenari, ma soprattutto tiene aperte tutte le possibilità e tutte le porte per vari incastri dal punto di vista economico. Il budget è sempre lo stesso e non è più un segreto al pari dell’offerta fatta arrivare al lungo del Minnesota come uomo cardine ed immagine della prossima Juve. Novecento mila euro da investire in un numero ancora da decidere di giocatori, anche se vista la quantità di danaro messo a disposizione dello stesso Sacripanti, la scelta di puntare al 5+5 sembra essere quella più ragionevole, ma soprattutto corroborata dalla considerazione che sulla lista degli osservati speciali ci sono solo giocatori e nomi che sulla carta di identità portano il belpaese come nazionalità. Ecco il perché di Moraschini, ecco il perché di un altro giocatore che a Caserta conoscono bene come Stefano Gentile o Pinton o ancora uno che alla Juve nelle scorsi estati è stato accostato più di una volta come Lorenzo D’Ercole. Un gruppone che al momento riconduce al solo ruolo dal quale non ci sarà via di scampo: playmaker di riserva (con esclusione del talento virtussino ndr). Un ruolo che quindi l’head coach ed anche Gm della Juve vorrebbe riservare ad un italiano per risparmiare qualche euro da investire altrove considerando anche che la schiera di giovani casalinghi comprende anche i nomi di Parrillo, Cefarelli, Marzaioli, Loncarevic ai quali si aggiunge il nome di Maresca da non dimenticare nel conto dei cinque posti da riempire a prescindere che si scelga di essere 10 o 12 atleti in panchina nella prossima stagione. Tutto dipenderà dal mercato azzurro, quindi, tutto dipenderà dalle pretese dei giocatori che potrebbero, poi, far propendere l’ago della bilancia verso giocatori navigati ed esperti, un misto tra questi ultimi e scommesse oppure rischiare addirittura di mettere al fianco del romano ex Brindisi una schiera di giovani e qualche scommessa, magari proveniente dalla categoria immediatamente inferiore. L’ultima ipotesi di sicuro potrebbe fruttare un gruzzolo molto più cospicuo da investire sul resto del gruppo, da investire su giocatori che potrebbero anche uscire dalla mole di lavoro che da par loro, Oldoini e Luise, stanno spulciando. Israele e Francia restano le mete preferite oltre alle tante squadre del sommerso a stelle e strisce denominato D-League. Lo stesso dove è venuto fuori un nome che in Italia (anche se non felicissima la sua avventura a Teramo, tanto per usare un eufemismo ndr) ha già messo piede: Blake Ahaern. L’esterno bianco si aggiunge alla schiera osservati speciali come Willie Dean, Brian Arbury o Cox. Sullo stesso taccuino ci si sono aggiunti anche Tasmin Mitchell (lo scorso anno in Israele) e Darrell Mitchell (in uscita dall’Ucraina).