Aria di cambiamenti. Sembra essere questa la parola d’ordine in casa Koinè dopo la stagione che si è conclusa con la retrocessione all’ultima partita possibile, la gara3 sul campo del Casalnuovo e che ha regalato ai napoletani la possibilità di restare in serie D a scapito proprio dei sannicolesi. Cambiamenti principalmente per quanto riguarda il basket giocato e quindi di conseguenza per il roster inteso sia come pacchetto giocatori che come staff tecnico. Le parole del presidente Terracciano sui quotidiani locali hanno fatto intendere in maniera molto chiara che si ripartirà da zero o quasi in quella che sarà la stagione all’interno di un campionato come quello della Promozione dal quale Sa Nicola era uscito proprio qualche stagione fa. Difficile pensare ad un rinnovo di Scialli che nella stagione andata in archivio ha dato e speso tanto sia dal punto di vista morale, considerando l’esperienza che si portava come bagaglio, che dal punto di vista cestistico. E’ stato per tutto il campionato la punta di diamante in fase offensiva, la gemma attorno alla quale è stato poi costruito il resto della squadra. Ma l’ex Sant’Antonio non sarà certo l’unico a poter abbandonare la nave sannicolese. I nomi che potrebbero seguirlo sono quelli di Ancona, Argenziano e Fronzino. Alcuni per diverse opportunità ed altri anche per problemi fisici che sono stati un liet motive assillante per tutto il cammino per coach Farina. Il condizionale per loro, però, è d’obbligo, dal momento che la società potrebbe anche decidere di puntare forte su questo gruppo per un pronto riscatto, ma non certo per il timoniere della nave coach Fabio Farina. Anche in questo caso le parole del numero uno sannicolese sono state chiare e tutte rivolte ad una prossima annata senza colui che nonostante i mille problemi, i mille acciacchi dei propri giocatori ed i tanti cambiamenti in corso d’opera (basti pensare alla non presenza improvvisa di Boccarelli nella seconda ed ultima parte di stagione ndr) ha dato e fatto quello che poteva con quello che aveva tra le mani. Una separazione che lancia, dunque, entrambe le parti sul mercato nel tentativo di trovare la strada migliore da perseguire in una annata diversa e che si preannuncia decisiva per il futuro dell’una e dell’altro.