Il messaggio di Smith alla Juve



Andre Smith

Sarà tutta questione di priorità. E’ questa, dunque, la parola chiave per arrivare a mettere le mani su Andre Smith. Priorità da parte dello stesso giocatore che a quanto pare ha apprezzato la celerità della formazione bianconera di fargli pervenire prima di tutto il proprio apprezzamento per quanto ha fatto durante la stagione scorsa dove a tratti ha letteralmente tirato da solo la carretta di coach Pino Sacripanti e poi in seconda battuta anche una sorta di offerta sulla quale dormire la notte o durante gli allenamenti mattutini, dal momento che dopo la meritata vacanza familiare, il lungo del Minnesota è tornato a casa per iniziare il lavoro individuale in vista della prossima stagione. Dove? Questo resta ancora un mistero non solo per i tifosi e gli addetti ai lavori di Pezza delle Noci, ma anche per lo stesso giocatore che prima di ribadire il proprio ‘amore’ nei confronti di una città che ne ha esaltato non solo le qualità cestistiche ma anche quelle umane, ha cosi commentato la sua situazione futura: «Attualmente non so ancora niente. Di sicuro posso dire che davanti a me ci sarà almeno una o forse due, ma non di più, di tempo per provare a valutare, se ci saranno, altre offerte che non portino il nome della Juve impresso sulla carta stampata».

Quindi ci puoi confermare che una forma di offerta è arrivata e non che sei ancora in attesa di quest’ultima?



«Assolutamente si. Il coach mi ha fatto sapere della sua idea ed io lo ringrazio. Sono orgoglioso e felice che tutti mi rivogliono a Caserta, ma prima devo valutare tutto quello che mi potrebbe essere offerto. Detto questo la mia risposta alla Juve non è un no, anzi Caserta e Sacripanti sono tra i primi della lista».

Insomma se il tutto fosse rimesso nelle mani delle percentuali, quelle tanto care allo stesso giocatore quando si ritrova con un pallone in mano in mezzo ad un rettangolo di legno con due cesti sospesi in aria, sarebbe questione di ‘fifty-fifty’; cinquanta e cinquanta. Il tutto, quindi, dipenderà da chi vi sarà a bussare alla porta dell’ex Karsyaka con in mano la busta dell’altro 50% delle possibilità. Per un discorso di meritocrazia, dopo essere stato uno dei migliori lunghi stranieri della Turchia e di essere stato il migliore e capocannoniere di quello italiano, le aspettative non possono essere quelle di un top team. Di una squadra che punti, magari non solo a rimpinguare il suo conto in banca, ma che abbia al top, al vertice della piramide degli obiettivi qualcosa di veramente importante o che magari possa aggiungere su quel piatto della bilancia la possibilità di esibirsi in Europa. Un quadro che non è certo lontano dall’inverosimile, ma che al momento non trova ancora nessuna schiarita tra le nubi che lo circondano sia perché tanti campionati sono ancora in corsa d’opera e chi è andato fuori sta muovendo i primi passi verso la riorganizzazione di staff e squadra. Ecco il perché del voler di aspettare ancora qualche settimana, considerando che il suo nome non ci metterà più di tanto a girare, tramite mail, tramite tabulati e quant’altro e finire nelle mani di chi di dovere in giro anche nel Vecchio Continente. Non dovesse arrivare il top team, non dovesse arrivare un’offerta faraonica, non dovesse arrivare la possibilità di un palcoscenico ulteriore a quello tricolore, allora si che il cuore potrebbe avere la meglio. Allora si che il lato emozionale, quello che tante volte gli ha toccato il cuore quando dagli spalti gli aficionados bianconeri si infiammavano per una sua giocata, per un suo canestro, ma soprattutto per la sua disponibilità, potrebbe prendere il sopravvento. In quel caso a parità di offerta o di valore assoluto di team, la Juve non solo ha il coltello dalla parte del manico, ma può anche giocare in una posizione di vantaggio rappresentata in aggiunta dalla presenza di coach Pino Sacripanti, che cosi come i tifosi sugli spalti, ha conquistato la parte cestistica del cuore di Smith apprezzandone il modo di vedere il basket in velocità e dove il suo numero è sempre il primo ad uscire sulla ruota degli schemi offensivi.


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