La vigilia della finalissima sta trascorrendo con un tensione incredibile. E non può essere altrimenti per il Gladiator che, dopo 10 anni di astinenza, torna a giocarsi la qualificazione in serie D. Domani pomeriggio, alle 16, i nerazzurri del presidente Lazzaro Luce affronteranno nell’andata della finale il Città di Messina nello storico “Giovanni Celeste”, impianto contenente 12.000 spettatori che ha ospitato le partite del grande Messina sino al 2004 in serie C ed in serie B (prima di lasciare il posto al recente “San Filippo”). Si attendono fuochi d’artificio da ambo le parti, la posta in palio è alta e nessuna delle due vuole cedere ad un passo dal traguardo tanto sperato nell’intera stagione. Entrambe le squadre si sono preparate con la massima concentrazione, con l’intento di arrivare preparate sia fisicamente che mentalmente al grande appuntamento. Nel match di domani, dovrebbe avere una chance da titolare Alessio Bonavolontà che dimostra di essere in gran forma, dopo la prestazione bagnata dala rete decisiva nel ritorno contro la Turris Santa Croce: “Da sammaritano sono emozionato di aver regalato la conquista della finale alla squadra della mia città per cui ho sempre tifato. Malgrado sono partito dalla panchina, sapevo che il mister mi avrebbe dato quest’occasione e l’ho sfruttata al massimo con un goal. Non è facile partire in panchina quando giochi certe sfide, ma io sto al mio posto ed aspetto il mio turno. Ora siamo pronti per affrontare il Città di Messina, compagine che incute timore per le sole 8 reti subite ma che noi cercheremo di sconfiggere con tutta la nostra forza. Dopo 10 anni riassaporiamo il gusto dell’Interregionale e non ci possiamo far sfuggire questa opportunità unica di rinascita ”.