Sarà un’estate, o almeno questo simil inizio di estate. Random quella della Juve. Un’estate in cui la lanterna bianconera non si fermerà su questo o quel giocatore, su questo o quel campionato, ma soprattutto sui questo o quel ruolo tanto per iniziare la cernita per la prossima annata. Tutto è ancora da decidere. Tutto è ancora in cantiere con quel cartello ‘man at work’ che sembra essere più grande giorno dopo giorno. Una misura che cresce, dunque, prima di tutto per quel che riguarda l’indecisione o forse sarebbe meglio dire l’inesattezza sulla quantità di ‘euro’ coach Sacripanti avrà a disposizione per mettere assieme il roster. Non che la società non gli abbia consegnato il via libera per muovere i primi passi, ma l’unica cifra in nero su di una ‘carta bianca’ circa il primo nome e quelli a seguire come un effetto domino, non è stato certo quello che ha favorito e sta favorendo il timoniere canturino nel fare quel determinante primo passo. Un ammontare che al momento continua a restare al di sotto del milione di euro. Un ammontare che al momento non permette di avere le idee ben chiare rispetto anche a quella che era la conformazione della passata stagione, considerando che il budget iniziale e non quello complessivo in corso d’opera, era praticamene diverso oltre a non eccessivamente superiore. Un budget che ha permesso gli incastri giusti e che ora, invece, lascia dei piccoli dubbi, una specie di tarli che si insinuano all’interno della mente di chiunque è impegnato a visionare partite, sfogliare proposte e pigiare sui tasti della calcolatrice per quella operazione di cambio da dollaro a euro che quest’anno, a differenza di quanto invece accadeva dodici mesi fa con un cambio favorevole tra le due valute con quella a stelle e strisce fondamentale per avere la firma degli americani, rappresenta uno scoglio in più da prendere in considerazione nell’operazione di spesa dei ‘money’ a diposizione del coach-Gm. Se poi a tutto questo ci mettiamo che una parte dell’indecisione del budget è dovuta all’altrettanto operazione di roaming della società per provare a portare a casa uno sponsor che lo faccia lievitare sensibilmente occupando quel posto, anche se figurato, dio quarto socio mancante e che invece Caputo, Gervasio e lo stesso Iavazzi si auspicavano di avere già il giorno della ratifica della nuova società alla fine di maggio. Ed allora in attesa che tutto abbia un filo di chiarezza in più od in attesa che quello attualmente posto a disposizione dello staff tecnico bianconero sia dichiarato ufficiale dagli stessi piani alti della società, la ricerca del trio Sacripanti-Oldoini-Luise continua senza sosta. Continua nell’ambito italiano con tantissimi giocatori visionati e passati al setaccio per capire chi e come potrebbe essere un nuovo contendente a quel posto dei 5 italiani presenti in entrambe le formule post riforma. Non meno continuativa o instancabile è la ricerca prima di tutto degli americani. L’idea di provare a fare uno sforzo, di qualsiasi genere, per far tornare il sorriso raggiante di Andre Smith all’ombra della Reggia,resta quella predominante, ma non l’unico. Anche in questo caso la lista tra le mani di coach Sacripanti inizia a riempirsi di qualche nome, ma non certo ne definitivi ne al momento considerevoli di una menzione in più rispetto ad altri. Anche perché sarebbe impossibile non solo per una questione di soldi, ma soprattutto perché il mese di luglio prossimo metterà a diposizione della Juve un ulteriore palcoscenico da valutare, da passare al setaccio senza un attimo di pace. Ovviamente si sta parlando delle due Summer League americane che andranno in scena prima ad Orlando per poi spostarsi tra il ‘gelo’ delle palestre di Las Vegas dove le uniche preoccupazioni saranno scouting report e come coprirsi per evitare che il freddo dei condizionatori possa portare a malanni di stagione. Tutto questo mentre coach Sacripanti sarà impegnato a difendere, in Slovenia, l’argento conquistato la scorsa stagione affidandosi, quindi, alle mani dei fidi scudieri Oldoini e Luise per la questione oltre oceano per poi trovarsi tutti assieme per prendere le decisioni definitive.