Con oculatezza, senza correre, ma soprattutto senza azzardare ancora nessun tipo di trattativa avanzata, inizia a prendere corpo la lista dei pretendenti che coach Sacripanti potrebbe prendere in considerazione per la prossima stagione. Una lista che ormai ha al suo vertice sempre lo stesso pensiero fisso, sempre lo stesso obiettivo ed ovviamente è quello che risponde al nome di Andre Smith. Ad onor del vero, forse quello per il talento di St.Paul è l’unico contatto vero e di una certa portata rispetto agli altri. L’unico contatto per il quale l’entourage di Terra di Lavoro dovrà provare a bruciare tutti sul tempo eludendo, dunque per un attimo, quella che sarà la linea cardine da seguire specialmente per quanto riguarda la scelta del tipo di roster da costruire. Una linea che al momento non prevede nessun tipo di contatto con giocatori che non appartengano allo status di italiani, visto che il numero ‘5’ presente in entrambe le idee di formazione di squadra che sia 5+5 o con l’aggiunta del 3+4 al fianco dello stesso numero di azzurri destinati ad essere presenti in panchina, è l’elemento principale per orientare le scelte future. Non è certo un segreto che il mercato degli italiani è quello che rispetto ad europei o anche americani presenta un briciolo di costo in più per la mancanza di una vera e propria concorrenza spietata che porta al ribasso il costo degli atleti. Un mercato di cui ha parlato anche Giuliano Maresca su queste stesse pagine e sul quale ha espresso il suo auspicio che con le nuove regole il valore monetario assoluto si abbassi rispetto agli altri anni. Non a caso l’ala romana, complice anche il contratto già firmato nella scorsa stagione con una doppia clausola di uscita – una per parte – è stato il primo tassello della nuova Juve. Certo il gioco è stato facilitato proprio da quella firma, ma non è stato certo un casuale che una delle prime preoccupazioni è stata quella di non esercitare, da una parte e dall’altra, quella clausola e quindi iniziare praticamente da zero. Cosi come non è stato un caso che al suo fianco siano stati fatti i nomi dei giovani della cantera bianconera tra cui il ritorno di Salvatore Parrillo fresco di promozione in Legadue con Ferentino e di convocazione nella selezione azzurra Under 20 insieme a Dario Cefarelli altro giocatore che dopo la passata stagione ha dimostrato di avere la stoffa e la voglia di poter stare in campo anche nel massimo palcoscenico tricolore. La margherita azzurra, poi, ha visto subito spuntare diversi nomi anche al di fuori del distretto prettamente casertano. Il primo è stato quello che per carta di identità riconduce ancora alla città della Reggia vanvitelliana, ma che per provenienza porta al Piemonte e a Casale Monferrato. Si parla ovviamente di Stefano Gentile che dopo la sua stagione alla Junior, ha scalato non poche posizione nelle classifiche di gradimento dei registi italiani. L’ultimo ad essere inserito all’interno di questa margherita è Riccardo Moraschini. Altro esterno, altro giocatore giovane, altro italiano, ma soprattutto una persona che coach Sacripanti conosce perfettamente dopo l’argento europeo della passata edizione della manifestazione principe, anche se di categoria, del Vecchio Continente. Anche in questo caso nessuna trattativa in corsa, ma solo l’inserimento di un nome in una lista di giocatori azzurri che per meriti , taglia fisica e possibilità di sfruttare l’occasione della vita, potrebbero rientrare all’interno del progetto bianconero del timoniere canturino. Da quello che verrà fatto sul mercato degli italiani, deriverà un effetto domino che investirà l’intera strategia di mercato, compresa la possibilità di provare a sedersi ad un tavolino con un giocatore che farebbe sognare ad occhi aperti i tifosi della Juve. Il nome è quello di Joshua Powell che dopo il suo girovagare dell’ultimo anno, vorrebbe sfruttare la sua esperienza anche Nba per trovare una collocazione europea niente male. I rumors che lo legavano a Milano in tempi non sospetti, dimostrano che il cliché del giocatore sia non di primo, ma di primissimo ordine. La Juve, però, potrebbe sfruttare la carta dell’amarcord, del tornare dove tutto è iniziato, magari sfruttando la possibilità di affiancargli un giocatore come Smith per una coppia che potrebbe destare qualche grattacapo a chiunque nel prossimo campionato. Attualmente, per l’ex Lakers e Atlanta, tutto resta nell’ambito del fantabasket anche se come dice un vecchio detto: “tentar non nuoce” ed allora perché non provarci.