Vincenzo Gatto 7,5: è’ stata la sorpresa di questo campionato dell’Aversa Normanna. Ha espresso un ottimo gioco a centrocampo, guadagnandosi in breve tempo il posto da titolare a discapito di calciatori ben più esperti. Ha avuto la fiducia dell’allenatore Romaniello, e l’ha ripagata nel migliore dei modi. E’ in prestito, ma riuscirebbe a fare la differenza anche in categorie superiori. Serve a questa squadra, e potrebbe essere un acquisto fondamentale per la realtà aversana. Merita la riconferma.
Carlo Vecchione sv: è al suo secondo anno con la casacca granata, ma per il secondo anno consecutivo non ha potuto esprimere tutto il proprio potenziale. Quando è stato chiamato in causa ha fatto sempre bene, ma ha giocato veramente poco per gli infortuni che lo hanno costretto a numerosi mesi di stop. E’ arrivato ad Aversa come il calciatore che aveva giocato anche nella Juventus, ma del vero Vecchione lo stadio Bisceglia non ha ancora avuto traccia.
Gennaro Signorelli 5–: arrivato a gennaio dal Napoli come una giovane promessa del calcio italiano, ritornerà a Castelvolturno senza essersi quasi fatto conoscere dalla piazza normanna. Poche gare e senza nemmeno uno spunto. Nemmeno un gol e pochissimi applausi per lui. Non riesce ad entrare al meglio negli schemi del mister granata, che spesso gli preferisce altri calciatori. In gara non riesce a confermare quanto di buono fa in allenamento. Stagione senza acuti e con zero rimpianti da parte dell’Aversa.
Francesco Zolfo 7: il capitano di questa Aversa Normanna con la grinta e con la corsa ha dimostrato che gli anni passano ma il cuore e soprattutto i muscoli sono quelli di un giovane alla prima esperienza tra i professionisti. Ha risposto sul campo a delle critiche ed a delle accuse pesanti, che lo hanno colpito nell’animo. “Sono aversano e tifo questa città” disse, e “loro sanno chi è Ciccio Zolfo”. Il messaggio rivolto ai tifosi è solo un passo di una carriera trascorsa con la maglia granata stampata sulla pelle. E l’anno prossimo lui vuole ancora esserci.
Francesco Marano 7,5: probabilmente il migliore della stagione e le cifre parlano chiaro: il più utilizzato dall’allenatore aversano, più minuti di tutti, se si escludono Gragnaniello e Castaldo, e pagelle sempre oltre la sufficienza. Forse il maggior colpo di mercato del ds Pannone. Sempre preciso e puntuale negli interventi nella propria zona di competenza, agile e bravo con i piedi anche nell’impostare. Peccato sia della Juve Stabia, che al 99% non lo lascerà ad Aversa. Il calciatore merita sicuramente altri scenari, e l’augurio è vederlo un giorno nella massima serie.
Francesco Izzo sv: centrocampista della Berretti che Romaniello fa esordire davanti a 15mila tifosi allo Stadio Ceravolo di Catanzaro. Solo 20 minuti per lui in quella gara ma una fotografia che mai si cancellerà dalla mente. Gioca un altro quarto d’ora ad Eboli nel derby pareggiato 1-1, e poi è ritornato a giocare con la propria squadra allenata da Fabozzi. Un buon calciatore, ancora molto giovane, che ha probabilmente bisogno di ancora qualche anno nel settore giovanile anche se sogna un posto al Bisceglia.
Davide Petagine 7: ad Aversa lo chiamano il ‘furetto’. Amato quando segna, fischiato quando si perde nei suoi dribbling. E’ però un calciatore che può fare la differenza e ci riesce quando ribalta il risultato con il Catanzaro al Bisceglia con una sua splendida doppietta e quando mette ko il Fano. Tre gol che valgono 6 punti, e una fetta di salvezza. Si suda sempre la maglia, e la sua fascia diventa rovente dopo 90 minuti. Basterebbe dire che è uno dei più utilizzati dal mister. Il presidente Spezzaferri lo definì il nuovo ‘Hamsik’. La Normanna crede in lui.
Alessio D’Agostino 6: Anche lui un ragazzo della Berretti che dopo aver messo in evidenza le proprie doti si è conquistato un posto tra gli undici di Romaniello. Ha giocato tre gare, di cui 2 subentrando, che gli hanno fatto conoscere il palcoscenico della quarta serie. In mezzo al campo, nel suo ruolo preferito, ha le movenze di un calciatore di classe. Deve ancora dimostrare tanto, ed ha tutto il tempo per farlo. Non è mai facile inserirsi in una zona del campo dove c’è bisogno di esperienza e di grinta. A lui manca la prima, ma ha grinta da vendere.
Antony Pezzullo sv: si dice un gran bene di questo giovanissimo della Berretti. Titolare inamovibile della squadra di Fabozzi, è stato notato anche dall’allenatore aversano Nicola Romaniello, che dopo averlo fatto allenare con la prima squadra, gli ha regalato anche l’esordio in Lega Pro nell’ultimo match, poi perso, con la Vibonese conclusosi 2-1. Per lui nel prossimo campionato potrebbero esserci novità importanti, e perché no anche la possibilità di giocarsi la maglia da titolare. Le qualità ci sono, bisogna solo metterle in mostra.