Una giornata memorabile quella in cui i ragazzi del Taekwondo Caserta hanno conquistato ben 10 medaglie con 9 atleti nel “1° Trofeo del Guerriero” indetto dal Comitato Regionale Campania per bambini dai 10 ai 14 anni. I piccoli campioni del Benefit Club si sono distinti per determinazione e voglia di vincere riuscendo a portare a casa 5 ori e 5 argenti. La prima medaglia in ordine cronologico veniva da Marco Manfredonia nella -38kg verdi e blu cadetti B: Marco riusciva a passare facilmente quarti e semifinali vincendo con scarti di 4 e 5 punti e, sulle ali dell’entusiasmo, faceva sua anche la finale, sicuramente più combattuta – ma fin dall’inizio nelle sue mani – conquistando una più che meritata medaglia d’oro. Secondo oro da Martina Heluani nella -30kg cadetti B 2002 cinture verdi e blu che superava in finale un’agguerrita avversaria di Avellino per 7-0. Alla stessa Martina veniva poi chiesto di gareggiare anche nella categoria superiore (-34kg) in cui riusciva comunque a salire sul gradino più alto del podio battendo in finale l’atleta di Castellammare per 3-2. Anche Aurora Lino doveva passare di categoria per gareggiare, ma nonostante ciò era lei a vincere la categoria aggiudicandosi la finale nella -55kg cadetti B cinture verdi e blu per 6-3. Ultimo e spettacolare oro per Domenico Letizia nella -61kg cadetti A cinture verdi e blu. L’atleta casertano nonostante si trovasse di fronte un avversario molto esperto e bravo riusciva a gestire l’incontro da campione. I due ragazzi regalavano al pubblico colpi davvero straordinari, con degli scambi da atleti di altissimo livello, ma la classe e la tenacia di Domenico avevano la meglio e con diversi calci al viso molto precisi riusciva ad aggiudicarsi la finale per 16-10. A questo punto per la squadra del Benefit Club iniziavano gli argenti, non meno belli e intensi: Loredana Castello nella -41kg cadetti A cinture verdi e blu incontrava in finale la sua bestia nera a cui doveva arrendersi nonostante non si fosse mai tirata indietro nel combattimento; Tiziana Castello nella -42kg cadetti B cinture verdi e blu dopo essersi imposta in semifinale in maniera autorevole, si scontrava con un’atleta con almeno 2 anni di esperienza in più e doveva soccombere, pur avendo combattuto anche lei senza tregua fino alla fine. Seconda anche Erica Saccone, +59kg cadetti A cinture verdi e blu, che in semifinale con una tattica sapiente ed accorta arrivava alla vittoria per 4-0 prima del limite quando la sua avversaria decideva di ritirarsi. Una scottatura al braccio destro occorsale in casa il giorno prima e la stazza troppo imponente dell’avversaria in una categoria non sua la costringeva a sua volta al ritiro appena iniziata la finale. Molto bella la gara di Marco Fusco nella -53kg cadetti A cinture rosse e nere: gestita la semifinale da consumato combattente contro un pur bravo atleta di Napoli, incontrava in finale il vicecampione italiano al quale non concedeva mai il tempo di organizzarsi tatticamente, mettendolo spesso in difficoltà e costringendolo più volte sulla difensiva con i suoi repentini cambi di velocità e la fantasia nella strategia. Purtroppo la maggiore esperienza del salernitano e anche l’altezza che lo avvantaggiava sulla lunga distanza gli consentivano di avere ragione di un indomito Marco, che si guadagnava pur sempre un meritato argento. Ultimo argento della giornata era per Beatrice Sellitto nella -53kg cadetti A cinture rosse e nere. In svantaggio nel primo round della semifinale, lavorava di intelligenza per prendere il tempo alla brava avversaria che riusciva a raggiungere, superare e gestire fino alla fine dell’incontro. In finale però una fortissima atleta di Napoli non le consentiva di salire sul gradino più alto del podio.
Infine il regolamento del torneo che prevedeva una gara di forme per tutti i primi classificati nel combattimento, portava tutti gli atleti del Maestro Fusco al secondo posto nelle rispettive categorie, preceduti solo da atleti cintura nera sicuramente di livello più alto anche e soprattutto come esperienza. E proprio uno di loro, il capaccese Pastore, fratello del nazionale Umberto, e anche lui nel giro della rappresentativa campana, si aggiudicava la coppa.