Simonetti: “Domenica mi aspetto un grande tifo e un Piccirillo pieno”



Il direttore sportivo nerazzurro Antonio Simonetti

Mancano ormai poco più di 48 ore alla semifinale d’andata dei play off nazionali, che vede il Gladiator ospitare al “Piccirillo” la Turris S. Croce. “E’ una partita che vale una stagione” – dichiara il direttore sportivo Tonino Simonetti – “Ci arriveremo con una concentrazione massima, e siccome il turno durerà 180′ bisognerà gestirsi bene. Personalmente mi aspettavo di non fare i play off, però ora ci siamo e ce li giochiamo alla grande. Noi ci crediamo e siccome stiamo lavorando in modo serio, penso che alla fine il lavoro paga sempre”.  Non manca l’appello alla piazza, che contro il Carano ha risposto alla grande “Domenica mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni. Da soli non si va tanto lontani, solo con l’aiuto dei tifosi la squadra arriverà lontano. La società non si chiama Lazzaro Luce o Simonetti, ma Gladiator quindi è un patrimonio della città di Santa Maria Capua Vetere. Il prezzo del biglietto è di 5€ proprio a testimoniare che non ci interessa il lato economico, se consideriamo che in Molise il biglietto costerà di 10€”. I nerazzurri disputeranno l’andata in casa, mentre il match di ritorno, previsto per il 6 giugno, si disputerà al campo sportivo “Ventimila” di Santa Croce di Magliano, un calendario che potrebbe favorire i molisani ma Simonetti chiarisce “Non mi piace fare calcoli, posso anche subire rete in casa come vincere con tanti gol di scarto. Il calcio è imprevedibile, non esistono pronostici”. Interrogato sulla prossima avversaria dichiara “Conosco qualche giocatore e ho visto la squadra attraverso un dvd. Il Gladiator dipende dal Gladiator, è artefice del proprio destino. Ripeto mi attendo un grande tifo e posso dire tranquillamente che nessuno si annoierà”. Sul futuro personale e dei sammaritani il direttore Simonetti non ha dubbi anche sulla questione impianto sportivo, “E’ uno stadio fatiscente, la società si aspetta i lavori da parte dell’amministrazione comunale. La partita di calcio non va vista come semplice evento sportivo, ma è importante anche per il sociale, perché se il Gladiator accederà nelle categorie superiori i benefici saranno tratti da una intera città. Il prossimo anno cureremo grazie anche al supporto di Alfonso Salzillo il settore giovanile, facendo diventare il Gladiator il polo della provincia di Caserta, perché per esserlo, non occorre solo aver fatto la B, ma i risultati arrivano attraverso il lavoro professionale. Riguardo il mio futuro personale, smentisco le voci che mi accostano alla Turris, alla Battipagliese o altre piazze, a fine anno se il Gladiator avrà raggiunto la serie D non ho problemi a resta in questa piazza”. 




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