Il dirigente Festini boccia l’ipotesi di un’unica squadra che rappresenti il territorio domiziano. Diretto come sempre, non le manda a dire:” Come già espresso da Granafei, il San Pio, non aderirà a tale idea per un motivo molto semplice: i comprensori non si fanno tappezzando i paesi con i manifesti o con annunci alla stampa. Sono idee che vanno prima proposte, confrontate, discusse, verificate con le società vicine interessate e alla fine messe in atto. A noi non piacciono le società verticistiche( da padre padrone ). Al San Pio siamo tutti presidenti e tutti operai :discutiamo, condividiamo e decidiamo tutti assieme .Ma un comprensorio del genere, poi, dove giocherebbe ? A Cellole ? Quale tifoso e quale cittadina si sentirebbe davvero rappresentata da un’ ipotesi del genere ?
Noi continueremo da soli se ci riusciremo, altrimenti è bene che si sappia che il San Pio è nato con noi e se un giorno dovesse morire saremmo noi a deciderlo e non altri.Campo comunale. Stiamo vagliando l’ipotesi di giocare eventualmente per il prossimo anno su un campo diverso( così come fatto nelle ultime partite ), se poi la nuova amministrazione dovesse essere così brava a mettere a disposizione della città una struttura fruibile e agibile, regolamentata, e non funzionale agli interessi di qualcuno, allora tanto di guadagnato. Il futuro Granafei ha espresso le prossime linee guida che sono confermate da tutta la società. Il primo obiettivo resta il ripescaggio in eccellenza, poi si vedrà”.