caption id=”attachment_39394″ align=”alignleft” width=”314″ caption=”Il Centro Diana durante un timeout”][/caption]
Si gioca in notturna, come non avveniva da tanto tempo, per una partita importante. Il parquet è uno di quelli storici della pallacanestro femminile italiana, quello di Bari. L'avversario è di pari livello e “abbastanza conosciuto”. Lustrato il vestito migliore e strette bene le scarpette, il Centro Diana Maddaloni si tuffa nel gran ballo del gruppo promozione. Alle ore 21, ammesso che per quell'ora il match tra Astro Cagliari e Athena Roma sia finito abbondantemente (ha inizio alle 19) sarà alzata la palla a due nel match che meglio e più di tutti potrà farci comprendere dove questo gruppo possa arrivare. Palermo è una squadra sullo stesso livello del Centro Diana, anch’essa costruita con un roster fatto di giocatrici esperte e ragazze del vivaio. Forse le maddalonesi hanno qualcosa in più, visto un roster in cui ciascuna delle 12 ragazze a disposizione di coach Grillone può entrare e dare qualcosa di davvero importante, mentre il secondo quintetto palermitano tende a produrre di meno di quanto invece non faccia il primo. Velocità e ritmo in difesa saranno le chiavi. Maddaloni è una squadra che cerca la transizione primaria, i tiri in campo aperto e le soluzioni facili, Palermo dal canto suo ama le conclusioni dal perimetro e il gioco fatto di passaggi smarcanti, quindi di sicuro proverà a fermare la transizione offensiva delle maddalonesi. Maddaloni inoltre, dovrà essere brava ad attaccare le varie “zone” con cui la squadra di coach Riva tende ad adattarsi a seconda del tipo di gara. Interessante il doppio mtahcup sullo spot di play e di ala. Da una parte l’esperienza di Eva Giannelevigna sarà opposta al metronomo geometrico di Scrima, due giocatrici di esperienza che sfornano assist e creano dal palleggio. Di sicuro però tutti si attendono scintille dal duello tra Santonastaso e Grignano, i due fari dell’attacco da ambo le parti, giocatrici capaci di giocare dappertutto e con otimi risultati. Rispetto allo scorso anno, però, Maddaloni ha due armi in più che Palermo non ha avuto modo di provare nello scorso campionato. Una è di sicuro quella Riccarda Monda che diventa killer silenzioso alzandosi dalla panchina e mettendo quelle triple ignoranti che di solito possono essere il termometro della gara del Centro Diana. In più Correra, una giocatrice che di certo non ha bisogno di presentazioni ma che sposta e non di poco gli equilibri sul campo, specie se va in fiducia in attacco e a rimbalzo. Contenere l’impeto delle palermitane, sconfitte nell’ultimo turno a Catania e passate grazie all’improvvida sconfitta di Catanzaro contro una squadra ultima in classifica e che non aveva nulla da perdere. Il Centro Diana deve giocare senza remore, dando il cuore che le abbiamo visto mettere nell’ultima gara al Pala Angioni Caliendo contro il Family. L’anno passato le ragazze di Grillone riuscirono a battere le siciliane sia all’andata che al ritorno. Speriamo che la tradizione possa essere mantenuta in questa che probabilmente è la gara più importante che Maddaloni ha da affrontare da molti anni a questa parte. Sperando che le veterane possano brillare ma che soprattutto le tante giovani del vivaio possano già da subito far valere i frutti derivanti dal tanto lavoro sul campo e in palestra, non resta che da dire un’ultima cosa: buona fortuna Centro Diana. </p