Non c’è più tempo. Non c’è più tempo per aspettare volontari o forze nuove. Il tempo a disposizione della Juve o meglio della parte societaria della Juve è ormai scaduto. Il tempo per provare ad inserire all’interno del tessuto societario qualche altro aiuto proveniente dall’esterno e e molto simile a quanto quello che Galeo e Iavazzi hanno fatto divenire realtà dal momento in cui sull’altare di Pezza delle Noci hanno detto di si alla proposta di Gervasio ed unirsi in matrimonio oltre al numero uno bianconero anche a Caputo come partecipanti della stessa famiglia. Una sorte di ‘harem economico’ che di sicuro il presidente casertano avrebbe voluto più ampio per poter avere più ‘mogli’ a diposizione per la ‘sua’ Juve, che invece ha dovuto accontentarsi. Ha dovuto accontentarsi di due soli nuovi innesti, di due soli nuove forze per sostenere il prossimo futuro della Caserta cestistica. Un futuro che questo pomeriggio verrà ratificato e formalizzato definitivamente in vista di quella che è ormai la data che tutti aspettano: giovedì 31 maggio. Una data che è stata cerchiata in rossa da tanto tempo, una data che segna il primo passo definitivo verso la nuova stagione, il primo passo verso un progetto biennale che tutti a Pezza delle Noci non vedono l’ora di poter intraprendere in maniera ufficiale. Una data nella quale i quattro ‘moschettieri’ bianconeri incroceranno le spade e con ogni probabilità urleranno in coro il motto tanto famoso: “Uno per tutti e tutti per uno”. La Juve per tutti e tutti per la Juve. Una comunione di intenti per poter permettere ad una eccellenza come quella cestistica, di continuare a portare in alto il nome di Caserta attraverso giocatori ed uomini in canotta e pantaloncini. Una comunione di intenti, che allo stato attuale, costerà almeno 500mila euro. Questa la cifra, infatti, che i quattro soci della Juve dovranno cancellare definitivamente dalla documentazione da presentare alla Lega per poter superare il primo controllo degli organi competenti, per poi provvedere a quello successivo dell’iscrizione al campionato. Una somma che verrà eliminata attraverso il diverso apporto tra i soci e che a sua volta dipenderà dalle partecipazioni sociali che come detto, verranno ratificate oggi pomeriggio quando effettivamente si potrà parlare cifre, percentuali e forse anche di particolari ruoli all’interno del tessuto sociale dei paini alti del Palamaggiò. Una comunione di intenti che di sicuro non lascia la porta chiusa nei confronti di nessuno. Cosi come Iavazzi o lo stesso Vittorio Maione hanno avuto la possibilità di entrare a far parte della società Juve, cosi eventualmente altri potranno fare anche dopo lo step del 31 maggio. La fase di roaming, infatti, di sicuro non finirà con la presentazione dei documenti necessari nella giornata di giovedì. Di sicuro non vedrà conclusa quella relativa ai soci, cosi come quella relativa al main sponsor che continua ad essere un altro nodo principale da sciogliere per poter pensare a qualcosa di diverso da quanto avvenuto negli anni scorsi. Tanti gli interlocutori possibili e da aggiungere alla lista tra le mani di Gervasio e che di sicuro già sarà ben fornita di possibili contatti. Di contatti cestistici, invece, coach Sacripanti deve ancora farne in maniera reale. La formalizzazione del lato societario e quindi della prima stipula di budget sul quale fare affidamento per la costruzione della squadra, rappresenterà anche in questo caso, il via libera necessario per tuffarsi nel vivo del mercato nonostante il campionato ha ancora qualche cosa da raccontare nel clou della stagione. Un mercato che potrebbe girare, senza mezzi termini, attorno alla possibilità di giocarsi due carte importanti con Andre Smith: un’offerta prima ancora che altre squadre possano rendersi conto della possibilità di mettere le mani sul lungo del Minnesota e quella di ricordargli l’ambiente e quanto ha circondato la Juve e lui stesso nella passata stagione. Un punto focale, al quale poi deve essere affiancata una delle decisioni più difficili: quella della formula del roster. Gervasio la sua idea e la sua ipotesi di composizione numerica e status di giocatori l’ha già data a tempo debito. La società, dunque, sarebbe orientata nell’affrontare il prossimo campionato con la formula del 5+5 puntando sugli italiani e risparmiando soldi sui tesseramenti in più necessari per inserirsi all’interno del canale che invece sfocia nel 3+4+5. Una scelta che, ancora una volta, dipenderà anche dalla consistenza monetaria, dal budget e dall’entrata anche in corso d’opera, di altri soci che potrebbero rendere, in questo modo, la differenza tra 10 e 12 giocatori una differenza di poco conto.