Sulla tabella di marcia ormai mancano le ultime due curve. Due curve per due giorni che rappresentano gli ultimi due chilometri da percorrere prima di lanciare lo sprint finale della prima tappa di un cammino che ha preso il via ufficialmente all’ultima parola pronunciata dal presidente Francesco Gervasio nella conferenza stampa di apertura della nuova stagione di qualche settimana fa. Un cammino che, dunque, ha preso il via da Pezza delle Noci e che terminerà in terra emiliana alla corte della Lega Basket, quando la franchigia di Pezza delle Noci consegnerà nelle mani degli organi competenti la documentazione necessaria per il lascia passare dal punto di vista finanziario alla prossima stagione. Un lascia passare subordinato alla consistenza della base societaria bianconera dopo i vuoti di sceneggiatura che si erano presentati nel corso della stagione scorsa. Dei vuoti colmati in corso d’opera con interventi ed aiuti proveniente non solo da operatori commerciali, ma anche da parte di tutto il mondo cestistico di Terra di lavoro – e non solo – attraverso le varie iniziative messe in piedi dall’ufficio marketing ed affini. Iniziative ed aiuti, che però, non hanno avuto quell’effetto sperato e voluto dall’entourage bianconero di ripianare il tutto senza doversi lasciare niente alle spalle. Ed invece alle spalle la Juve si è lasciato quei 500mila euro che a breve, in questi due giorni di inizio settimana, saranno cancellati del tutto con l’aiuto da parte di chi è intervenuto anche in quella opera di risanamento di un campionato parallelo a quello giocato sui legni d’Italia e che aveva come quartier generale i piani alti del Palamaggiò. Aiuto da parte di chi fino a qualche mese fa era considerato solo come un nome od uno sponsor sulle divise dei beniamini casertani e che invece ora saranno parte di quel tessuto che dall’alto inciderà sulle sorti e sulle decisioni riguardante il prossimo gruppo da mettere a disposizione di coach Sacripanti. Ormai anche i sassolini dei dintorni di Pezza delle Noci, conoscono il nome di Iavazzi e Maione, alias Galeo Energy. Anche sassolini sanno che a meno di qualche news dell’ultima ora e di enorme rilevanza, saranno i due predetti insieme a Gervasio e Caputo a dover ripianare definitivamente il ‘passivo’ presente nelle documentazioni juventine attraverso la ricapitalizzazione della società. Un’operazione che nelle settimane scorse sembrava poteva avere ulteriori interlocutori, ma ormai non si può più perdere tempo, anche perché di tempo ce ne è poco. Il 31 maggio è alle porte e le formalità da ottemperare tante ed allora non si possono aspettare banche, nuovi soci o promesse di main sponsor tali da rendere un tavolo rotondo a quattro persone non unica soluzione. Senza contare che scadenze a parte, il prosieguo del campionato sta volgendo giorno dopo giorno, settimana dopo settimana verso la parte finale, con la conseguenza che il numero di società in ‘vacanza sulla carta’ come Caserta dopo l’ultima di campionato contro Sassari, è sempre in aumento. Questo vuol dire che il mercato sta per aprire i propri cancelli. Quelli dai quali coach Sacripanti spera di entrare tra le prime posizioni e con le idee chiare già dal primo giorno per sfruttare il tempo avuto a disposizione fino ad ora con lo staff tecnico confermato in toto e mettere a segno colpi anticipando avversari che a lungo andare potrebbero essere più che un problema. A dire il vero, le idee tecniche del timoniere canturino sembrerebbero essere già chiare. La dimostrazione sono state le parole del fedele scudiero Max Oldoini che ha parlato di una potenziale squadra fatta ancora una volta di uomini, di persone vogliose e bramanti di vittorie come lo scorso anno e dove il nome di Andre Smith è stato posto sul piedistallo dell’esempio da seguire. Ed il nome del lungo del Minnesota, potrebbe essere il primo della lista per avere una continuità in campo e non solo in panchina nella prossima stagione. Il suo campionato ha attirato tante sirene e giocare sul tempo partendo dalla consapevolezza di un budget sicuro e preciso, potrebbe anche essere la condizione necessaria per lo stesso Smith per passare dalle parole ai fatti ripresentandosi nella prossima stagione all’ombra della Reggia. Una categoria – quella di giocatori lavoratori e con voglia di lottare – a cui appartiene anche un cognome che a Caserta non è stato mai dimenticato e non solo perché Gentile a Pezza delle Noci è sinonimo di Nando e scudetto. Quello accostato alla Juve, negli ultimi tempi, però è quello che nella casella ‘nome’ presenta Stefano come dicitura. La sua annata a Casale Monferrato lo ha consacrato anche ai piani alti come dimostrazione e frutto di anni di duro lavoro e sacrifici. Quello del figlio di Nandokan e fratello di Alessandro, potrebbe rientrare all’interno della categoria ‘scommesse o valorizzazioni’ dei cinque italiani necessari nel prossimo campionato a prescindere che si decida di presentarsi ai nastri di partenza con il 5+5 o il 3+4+5.