Nella carriera di ogni atleta arriva il momento di dire basta. Di lasciarsi alle spalle quel mondo che per anni ti ha visto protagonista regalandoti infinite gioie. Quel momento è arrivato per Agnes Valkai che a soli 31 anni ha deciso di chiudere con la pallanuoto per dedicarsi alla vita familiare. Non si possono racchiudere quasi venti anni in poche righe, ma ‘Aghi’ ci ha provato riavvolgendo con serenità il film della sua carriera. “E’ stata una esperienza fantastica – ha detto – e il motivo di smettere è solo personale. Avrei potuto giocare per altri anni, probabilmente vincere ancora. Ma arrivi ad un certo punto e ti rendi conto che nella vita c’è anche altro. Ho avuto una carriera lunga ricca di soddisfazioni. Può bastare così, vado al capitolo successivo”.
RICORDI E VITTORIE – Con la sorella Erzsebet arrivarono giovanissime in Italia. Hanno collezionato trofei e medaglie sia con i club che con le nazionali e per Agnes ogni anno è stato speciale: “Non c’è un unico ricordo indelebile. Ho avuto la fortuna di conoscere tante persone in giro per l’Italia e ogni stagione è stata caratterizzata da qualcosa. Se proprio dovessi scegliere direi Padova perchè mi hanno fatto sentire come a casa sin dal primo istante che ho conosciuto le compagne e la dirigenza. Il giorno della partenza è stato emozionante con tante lacrime e un arrivederci a persone che considero di famiglia. Bello anche l’anno di Roma quando con Fabio Conti allenatore vincemmo la Coppa Len. Ma potrei dire il primo anno in Italia all’Athlon Palermo allenata da mio cognato Roberto Vestuto. Arrivammo terze con una rosa giovane e ‘sconosciuta’ agli addetti ai lavori. La Len vinta con il Gifa e l’affetto della gente siracusana.
W L’ITALIA – Agnes è stata anche un anno dalle nostre parti indossando la calottina del Volturno ad inizio del nuovo millennio. “Un’avventura poco fortunata e non solo per i risultati sportivi – ricorda. Ebbi anche problemi con alcuni dirigenti che nel tempo abbiamo risolto. Anche quella è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere e perciò non ho rancori. Inoltre quell’anno ebbi la fortuna di conoscere meglio Napoli che è una città affascinante e in fin dei conti il bilancio non fu proprio negativo”. Farà uno strano effetto non vedere più nelle piscine Aghi Valkai. D’ora in poi siederà sugli spalti come semplice spettatrice: “Mi mancherà l’Italia – ammette con un velo di nostalgia – mi mancherà il sorriso della gente, quel sole che ti illumina il viso e ti fa stare meglio. E poi ovviamente mi mancherà da morire la vostra cucina, ma appena potrò verrò a trovare mia sorella Bozse e ne approfitterò per salutare un po’ di amici”.
NESSUN RIMPIANTO – “Non sono il tempo che guarda indietro. Preferisco andare avanti e prendere il meglio di ogni cosa. Sono contenta e onorata di aver conosciuto tante persone, di aver vinto e contribuito a vincere molto. Dispiace solo non aver messo in bacheca una medaglia olimpica, ma ormai la decisione l’avevo già presa da un po’ di tempo e va bene così”.
FUTURO LONTANO DALL’ACQUA – A Budapest Agnes Valkai gestisce un B&B con il marito e almeno per qualche tempo resterà lontano dalle piscine: “Come tifosa e appassionata seguirò la pallanuoto perchè è una disciplina che non posso cancellare. E’ sempre venuta prima di ogni altra cosa ed è stata la mia vita. Non ho progetti, non penso a diventare allenatrice anche perchè ho smesso da troppo poco tempo. Mi dedicherò all’attività di famiglia e poi si vedrà. Ne approfitto per ringraziare tutti, ma proprio tutti per l’affetto dimostratomi in questi anni. Non vi dimenticherò”.