Caserta, culla di cultura longobarda e Borbonica, simbolo di arte settecentesca,coacervo di tante etnie che convivono serenamente l’una al fianco dell’altra, ha fatto emergere, ancora una volta, l’orgoglio e la dignità del sud, organizzando una splendida manifestazione in più giorni, con vari incontri sul tema ”2012 anno europeo della solidarietà tra le generazioni”. I cittadini casertani sono scesi in piazza, al fianco del sindaco dott. Pio Del Gaudio e del Vescovo Mons. Pietro Farina per confermare la fraternità e l’unità non solo nel continente europeo ma nell’intero globo terrestre; si, gli abitanti di questa città di provincia che ogni giorno lottano per far capire che Caserta non è solo la meta furtiva di una visita guidata a Palazzo Reale, ma è molto di più, è “colei” che ha dato i natali e ospitato eroi come Pilade Bronzetti, il soldato Pinto, i martiri dei Salesiani e tanti “Piccoli-Grandi uomini”, che sono pronti ad accogliere culture e realtà diverse inglobandole nella propria. A testimoniare tutto ciò non potevano mancare i ragazzi del baseball, I Rennets,che come le tessere di un puzzle, solo uniti danno vita ad un unico”corpo”la squadra. I Rennets non s’incontrano solo per praticare uno sport ma per far nascere dalle loro apparenti diversità una sola forza motrice l’Amicizia. I Rennets, con le loro divise colorate, fieri dell’immagine della mela che al centro delle loro casacche, rappresenta il dominio sul mondo e la concordia,l’immortalità, la scienza e la saggezza,hanno sfilato, portando la bandiera dell’Austria, tra le strade di Caserta, unendosi con gli altri gruppi di giovani e intonando l’Inno alla Gioia, simbolo dell’Europa unita. Gli atleti del baseball hanno fatto propria la frase di Victor Hugo”verrà un giorno in cui voi Francia, voi Russia, voi Italia,voi Germania, voi tutte nazioni del continente, senza perdere le vostre qualità distinte e la vostra gloriosa individualità, vi fonderete in un’unità superiore e costituirete la fraternità europea”; ed hanno gridato e confermato la loro appartenenza all’Europa e il loro essere cittadino europeo, che non conosce differenze ma le coltiva così da farle diventare elementi valorizzanti dello spirito europeista che permette di conoscere e di entrare in empatia con l’altro.
Angela Maccauro