Se c’è da individuare un punto in comune tra Gladiator e Virtus Carano, questi è di sicuro il cambio della guida tecnica che è differente rispetto all’esordio in campionato. Ora sono Roberto Carannante e Cosimo De Feo i nuovi trainer che sono subentrati in corso d’opera a Giovanni Macera e Ciro Amorosetti, i due vecchi tecnici che sono stati esonerati, entrambi dopo aver subito una sconfitta casalinga. Mentre Giovanni Macera ha lasciato il posto all’attuale Roberto Carannante dopo la debacle interna contro il Monte di Procida di un mese fa, invece sulla panchina aurunca Cosimo De Feo è subentrato dopo il blitz dello scorso ottobre del San Giorgio 1926 che espugnò le mura amiche caranesi dopo una striscia di risultati utili consecutivi ultratriennale. Ma l’allenatore non è l’unico ruolo ad essere stato modificato nella Virtus Carano. Infatti da cinque mesi Vincenzo Criscuolo è il nuovo direttore sportivo, egli ha preso il posto di Paolo Filosa che si è dimesso dopo la seconda giornata di campionato per problemi personali: “Ne è passato di tempo dal mio avvento e posso dire che mi sento parte integrante della grande famiglia caranese. Dal patron Emilio Di Tommaso al dirigente Achille Sauchella, dai magazzinieri Raffaele Lepore, Marco e Sergio Varone al massaggiatore Mario Tramontana, tutto l’ambiente sta facendo in modo che la squadra continui in quello che io non smetterà mai di chiamare miracolo. Senza dubbio i calciatori in campo rivestono la responsabilità di un’intera popolazione che vive di calcio e che non aveva mai assaporato palcoscenici di questo valore. Ora ci attende una corazzata come il Gladiator che parte con i favori del pronostico, ma noi una finale già l’abbiamo vinta, quella contro il Monte di Procida, e non ci tireremo indietro proprio adesso. Sono contento del gruppo compatto che si è creato tra i vecchi e nuovi calciatori, solo in questo modo si poteva rendere realtà la qualificazione ai play-off”. Totalmente differente il discorso riguardante il direttore sportivo nerazzurro Antonio Simonetti che non è stato mai in discussione, anzi il suo ruolo di braccio destro del presidente Lazzaro Luce è solido e promette di regalare ancora tante soddisfazioni: “Si è instaurato un tale rapporto di confidenza con Lazzaro Luce che, nel caso in cui terminasse questo legame lavorativo, io non avrei perplessità nell’annunciare il mio ritiro dal mondo calcistico. Penso che il presidente è una delle poche persone che fa calcio come Dio comanda ed è impossibile trovarne un personaggio della stessa professionalità e competenza. Questa è la frase che più volte ripeto ai tifosi: i calciatori ed i direttori sportivi cambiano mentre avere un presidente come Lazzaro è una fortuna che tutti vorrebbero avere. Ora siamo giunti alla finale dei play-off regionali che ci metterà di fronte ad una delle squadre più attrezzate del torneo. Mi aspetto un grande spettacolo calcistico tra due società che hanno un ottimo rapporto e che quest’anno si sono confrontate a viso aperto. Vorrei spendere un consiglio a favore del patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso riguardo l’idea di un comprensorio domizio aurunco. In passato ho lavorato in un progetto del genere, il Valdiano che comprendeva diverse realtà nelle vicinanze di Sala Consilina, e posso dire che un comprensorio è una realtà molto difficile da realizzare ma, qualora trovasse le collaborazioni giuste, comunque gli auguro di riuscire a realizzare il suo sogno”.