Tra due giorni comincerà la final four del campionato di Serie A1 femminile di pallanuoto per l’assegnazione dello scudetto 2011/2012. Al ‘PalaGalli’ di Civitavecchia si affronteranno quelle che sono risultate essere le migliori 4 compagini del massimo campionato in rosa e cioè Pro Recco, Plebiscito Padova, Rari Nantes Imperia ed Orizzonte Catania. Nelle semifinali di venerdì 18 maggio si affronteranno Pro Recco ed Orizzonte (prima e quarta della regular season) e Plebiscito Padova-Imperia (seconda e terza), tutto in gara secca da ‘dentro o fuori’. A fare la parte del leone è la squadra che quest’anno ha già vinto Supercoppa Europea e Champions, ovvero la Pro Recco, la base portante del Setterosa e squadra che è rimasta imbattuta fino alla penultima giornata (sconfitta dal Padova per 9-8) e formazione che ha avuto miglior attacco e miglior difesa (245 reti fatte e 107 subite) e con le prime due miglior marcatrici del torneo (Kisteleki 54 e Bianconi 52 reti). Probabilmente l’Orizzonte Catania abdicherà non solo in questa stagione, come fece nel 2007 a vantaggio della Fiorentina, ma probabilmente lascerà aprire un ciclo alla società più ricca ed ambiziosa d’Italia: la Pro Recco del presidente Volpi, appunto. Ma dando uno sguardo più in basso nella classifica, in attesa di sapere come e da quante squadre sarà formato il prossimo campionato di Serie A1 femminile, attenendoci ai risultati sul campo il Volturno è retrocesso in A2, dopo soltanto un anno dal ritorno in massima serie. Una stagione molto travagliata, sotto tutti i punti di vista, dove non sono mancate buone prestazione a differenza dei risultati: solo 7 punti frutto di una vittoria e 4 pareggi. Ultimo posto e retrocessione, dunque, e a giochi fermi e con la squalifica scontata nelle ultime due giornate di campionato, il capitano gialloverde Serena Masciandaro, 17 gol in campionato e 6 in Coppa Italia, racconta la stagione senza ipocrisie di sorta. “Per il Volturno – esordisce il centrovasca gialloverde – è stato un annus horribilis senza ombra di dubbio. Troppe cose sono andate storte, ma è giusto che come squadra ci assumiamo le nostre responsabilità, che vanno ripartite equamente, come in un gruppo splendido come il nostro deve necessariamente avvenire. Il livello sia tecnico che tattico della Serie A1 è stato difficile da assimilare, anche a causa delle tante pause del torneo. Certo è – continua il capitano del Volturno – che noi abbiamo perso l’A1 in casa con tanti errori commessi nei minuti finali di partite importanti. Mi vengono in mente le gare contro la Fiorentina, l’Ortigia, il Messina o il Firenze. Con quei punti saremmo state salve, ma accettiamo il verdetto del campo. Io correggerei alcuni aspetti delle mie prestazioni, ripensandoci e così anche le mia compagne, sono sicura, abbiano compreso i propri errori”. La Masciandaro è stata protagonista anche fuori dalla vasca, con la querelle sollevata dal Bologna dopo la gara di andata, la richiesta di 2 anni di squalifica chiesti dal procuratore federale, il rigetto della stessa da parte della disciplinare e il contentino al P.F. con due turni di squalifica comminati al capitano delle ‘Spartane’, poche ore prima della gara contro il Firenze. “Magari saremmo retrocesse lo stesso – conclude Serena Masciandaro – e forse nelle ultime due gare con me in acqua non sarebbe cambiato granchè, ma non si può non affermare che contro il Volturno c’è stato un accanimento bello e buono che ha minato la serenità del gruppo e dell’ambiente. Non so il prossimo anno in quale categoria saremo e se ci sarà la possibilità di ripescaggio, ma so che rifare l’A1 come quest’anno sarebbe uno stress non indifferente. Ci vuole più rispetto per il Volturno, ma anche altro al nostro interno deve essere sistemato e migliorato qualcosa anche sotto l’aspetto psicologico”.