Capitano ed anche il miglior realizzatore della squadra con tanto di premio conferito da parte della Federazione nel cammino del Cedri verso la categoria da cui manca da anni e che dopo la cavalcata dell’ultima stagione è divenuta ormai nuovamente realtà. Tutto il Valerio Tranfa che c’è in Valerio Tranfa, insomma, nel commento e nella analisi di fine stagione che lo ha visto grande protagonista.
Una stagione da incorniciare, nel tirare una linea quale il tuo giudizio?
«Una stagione incredibile e giustamente da incorniciare. Un risultato ed un obiettivo che abbiamo voluto e cercato sin dal primo allenamento stagionale e che alla fine siamo riusciti a raggiungere grazie all’impegno di tutti dal primo all’ultimo secondo. Abbiamo avuto momenti difficili anche dal punto di vista societario, ma non ci siamo fatti distrarre e siamo andati dritti per la nostra strada».
Hai accennato ai problemi societari di cui durante la stagione si era vociferato e non poco. Quale il tuo punto di vista? E cosa pensi possa accadere?
«Diciamo che non erano solo voci. Da dicembre abbiamo continuato a giocare ed andare avanti per la nostra strada e verso la conquista della promozione senza percepire nulla e questo per un giocatore è difficile. Durante questo periodo, però, ci sono state le parole della dirigenza che ci hanno aiutato e convinto a continuare visto che la situazione prima o poi si sarebbe sbloccata, ma ad oggi aspettiamo ancora. Per quanto riguarda il futuro della società non sono certo io la persona indicata a dire cosa può o potrà succedere, ma credo che onorare quest’anno sia la priorità più importante».
Tornando, invece, al basket giocato nonostante i numeri e le vittorie, c’è stato un momento difficile?
«In una stagione lunga e di qualità come quella che abbiamo affrontato, ci sono sempre dei momenti di difficoltà, ma li abbiamo superati tutti grazie prima di tutto al nostro coach».
Dove avete realmente capito che questo gruppo avrebbe riportato il Cedri in C2?
«Senza dubbio dopo la vittoria in trasferta in quel di Nocera».
Qual è stata, dunque, la vera forza di sto gruppo?
«Essere un gruppo di amici prima ancora che compagni di squadra».
Quale il ricordo più bello che ti porterai?
«Quello di aver riportato finalmente il Cedri nella serie che merita, nonostante i tanti problemi».
La tua, poi, è stata una stagione coronata anche dal titolo di capocannoniere del girone e quindi una soddisfazione personale in più…
«Vincere il campionato è stata un bellissima conferma dopo quello vinto a Monte di Procida, l’aggiunta del miglior marcatore del girone, mi rende ancora più felice, ma è un riconoscimento epr il quale devo ringraziare principalmente i miei compagni di squadra».
Tanto merito ai giocatori, ma poi anche di Coach Miraglia, quale il tuo giudizio?
«E’ stata la ragione per cui ho deciso di accettare l’offerta del Cedri ad inizio dell’anno. Oltre ad essere un grande allenatore è anche un grande amico e quanto abbiamo fatto è anche merito suo»
E nel tuo di futuro, invece, cosa c’è?
«Difficile parlarne adesso, ma quello che posso dire con sicurezza è che dopo ventinove anni di basket la voglia di ricominciare è sempre la stessa. Vedremo nei prossimi mesi cosa accadrà, ma intanto vorrei salutare e ringraziare coach e tutti i miei compagni di squadra».