Non c’è pace per il Volturno femminile. Nell’annata sfortunata di A1 conclusasi con la retrocessione ci si mettono anche i provvedimenti disciplinari, ancora una volta usati come arma impropria da parte degli organi giudicanti e non come strumento di giustizia sportiva. Dopo la partita con la Rari Nantes Bologna, dopo le intemperanze del terzo quarto, con la successiva teatrale ed inutile decisione dello spostamento delle panchine dall’altro lato della vasca, che coinvolsero il tecnico Napolitano ecco arrivare puntuali le 2 giornate di squalifica. Come se non fossero bastate tutte le giornate di squalifica raccolte, soprattutto le ultime tre frutto di quello che successe a Bologna all’andata (per cui il tecnico gialloverde era stato già punito con 3 turni di stop) e da scontare ancora. Ma fin qui: se si puniscono intemperanze e direttive dagli spalti da allenatore squalificato potrebbe anche andare bene, solo che poi sfuggono dei particolari a chi compila i referti. Perchè non ci mettiamo la maleducazione di alcuni (solo alcuni) tifosi ospiti? E quella di una dirigente (o forse solo parente di qualche dirigente) mostrata ripetutamente nei confronti di Salvatore Napolitano, colpevole di essere andato a vedere cosa fosse successo alla porta del Bologna, con la rete ‘sfondata’ da un tiro di Ciccariello? Senza contare quello che fu detto sempre sugli spalti da parte di qualcuno di marca Rari Nantes: “Segnalate al commissiario di vasca che il mister da indicazioni e ascoltate attentamente cosa dice, così riportiamo tutto”. Scriviamo ciò perchè l’abbiamo ascoltato con le nostre orecchie, ma non solo da noi cronisti. Poi ci stanno le multe e tutto ciò che si vuole infliggere e siamo d’accordo, ma è mai possibile che le decisioni vengano prese dall’inizio della stagione contro il Volturno e basta? Guardare le decisioni del G.U. per credere. Fu espulsa l’accompagnatrice Gambardella per intemperanze e poi? Solo una diffida.
Verrebbe da dire, meno male che è finita. Adesso attendiamo l’inevitabile. Cosa? Se mai dai piani alti della FIN, sezione pallanuoto, si dovesse decidere in base anche al documento presentato da tutte le società di A1, ad eccezione dell’Orizzonte, di bloccare le retrocessioni e riportare il campionato a 12 squadre, probabilmente sarà bloccata solo quella della squadra giunta penultima, condannando il Volturno all’A2 in ogni caso. Poi spulciando queste carte federali a trovare i motivi non ci si metterà granchè. Basti ricordare le motivazioni del mancato rispecaggio del Circolo Villani in Serie B maschile un paio d’anni fa. Peccato che referti, squalifiche, penalizzazioni prima date poi tolte, così come fantomatici esposti ed invettive del procuratore federale, con la CAF che corregge se stessa e quant’altro, abbiano una credibilità non solo sportiva ma a livello di giustizia pari a zero. In tutto ciò sembriamo noi i pazzi che difendono una squadra di matti e forsennati, ma da presenti ed informati sui fatti ci tocca farlo per amor del vero e soprattutto speriamo di non doverlo fare più in futuro. Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale della FIN.
Pallanuoto: Campionati A1. I provvedimenti disciplinari
Il G.U. avv. Andrea Pascerini ha preso i seguenti provvedimenti: Squalifica di due giornate a S. Napolitano (all. Volturno), 1 giornata per comportamento insubordinato in quanto benchè sottoposto a squalifica impartiva dalle tribune disposizioni tecniche alla squadra; 1 giornata per comportamento ingiurioso verso dirigenti ed avversari. Ammoniti i sig. Misiti (all. Despar Messina), Gambardella (Dir. RN Bologna), P. Sciacero (Carisa Savona), per comportamento poco riguardoso. Multe: 150€ al Volturno SC per carenze organizzative, per non aver impedito all’allenatore di tenere un comportamento sopra descritto ed aver costretto gli arbitri a sospendere l’incontro per spostare le panchine a causa del suo comportamento.