Una settimana che inizia con due dati di fatto. Uno di natura societaria ed uno di natura tecnica. Questo è quanto lascia in eredità la conferenza stampa di metà settimana scorsa da parte del presidente Francesco Gervasio. Due dati di fatto, due punti fermi, o quasi, sui quali lavorare e da quali partire per quello che è stato definito da parte dello stesso numero uno bianconero come un progetto biennale, che quindi inizia a muovere i primi passi verso una progettualità a lunga gittata e non a corto raggio, che potrebbe portare anche all’ingresso di nuovi elementi, di facce nuove, come quelle che sono arrivate in corso d’opera all’ombra della Reggia e dare quella ventata di ossigeno puro alla dirigenza bianconera. Ovviamente si sta parlando dell’ingresso all’interno del novero degli sponsor da parte di Iavazzi prima e quello dell’ingresso in società dopo. Due momenti fondamentali per una stessa persona, per una stessa entità e partner economico che ha dato in un sol colpo, o meglio due, nuova linfa vitale ad una franchigia che era alla ricerca proprio di nuovi elementi da inserire all’interno della base solida sulla quale poi poggiare la Juve del futuro. Di sicuro il colpo che andrà ad incidere sulla nuova stagione, sulla nuova versione societaria della Juve con l’ingresso proprio di Iavazzi, è un colpo di grande entità. Un colpo che non solo porta maggiore tranquillità in termini economici, ma che può essere un esempio importante verso l’esterno e rivolto ai tanti nei cui confronti lo stesso Gervasio ha voluto rivolgere il proprio appello in sede di conferenza stampa. Un ‘colpo’ che dimostra come la Juve sia una società senza eclatanti e pesanti problemi a livello economico o se vogliamo essere più specifici di buchi economici da coprire che in materia di sponsorizzazioni o di partenariato societario è l’indicazione principale che si va a guardare. Lo stesso presidente bianconero ha parlato di come i problemi che hanno attanagliato la Juve nel corso della stagione che è andata in archivio con la sconfitta di Sassari, sono ad un passo dall’essere solo un brutto ricordo e che all’orizzonte c’è solo l’idea di questo nuovo progetto biennale di cui lo stesso Iavazzi è già parte integrante ed ufficiale per dichiarazione da parte di Gervasio. Un’avventura dove legato a doppio filo con quelle che sono le sorti e le basi economiche del club bianconero c’è l’altro punto fondamentale di cui si parlava all’inizio: Pino Sacripanti. Nessun dubbio e nessuna incertezza sulla voglia, ambo i lati («Non c’è bisogno di parlare con Pino perché non abbiamo nessuna voglia di separarci da lui » le dichiarazioni in merito di Gervasio; «Ho un contratto, una clausola per uscire ma non ho mai nascosto il desiderio di voler restare a Caserta e continuare questo progetto» ndr), di continuare un matrimonio che arriverebbe cosi al quarto anno consecutivo facendo di Caserta una squadra nella stessa categoria della Cantù in termini di continuità di presenze sulla stessa panchina. Come in tutte le storie che hanno attraversato acque e situazioni difficili al momento di rinnovare il legame c’è sempre un ma. In questo caso la condizione e la parola chiave alla base di un nuovo anno con il timoniere canturino alla guida dei bianconeri, è: garanzie. Le stesse che aveva chieste all’inizio di questa stagione travagliata o se vogliamo quelle che in piccola parte aveva ripetuto nella sua ultima conferenza stampa post partita contro la Dinamo. Condizione e garanzie che non riguardano l’entità di un ritocco del proprio ingaggio o della quantità di budget che la società vorrà mettergli a disposizione, ma di sicuro al certezza di avere realmente a disposizione quello che si mette sul piatto della bilancia. Una condizione che in termini semplici significherebbe non evitare sostituzioni o tagliare dei giocatori per risparmiare sui costi di gestione della squadra. Lavorare con serenità, lavorare con tranquillità e sapendo con certezza quello che si ha e quello che non si ha per tutta la stagione e non solo per una parte di essa, infatti, saranno le garanzie necessarie per chiudere già durante la prossima settimana un matrimonio che permetterebbe di tirare il secondo sospiro di sollievo agli aficionados di Terra di Lavoro, dopo quello enorme legato all’aspetto societario. Certo non ci si può rilassare o comunque dare tutto per assodato sino a che non ci saranno comunicazioni ufficiali, ma quanto emerso e si è propagato dopo la conferenza stampa del presidente Gervasio, è un buon inizio.