E’ partito da lontano, è partito dall’esprimere la sua soddisfazione per l’ingresso all’interno della Hall of Fame di Maggiò, il presidente Francesco Gervasio nella sua conferenza stampa di fine stagione. «E’ per me grande soddisfazione ricordare un momento importante di grande prestigio come l’entrata del Cavaliere Maggiò all’interno della Hall of Fame del basket italiano – ha esordito lo stesso Gervasio -. Un momento che è anche ulteriore dimostrazione del fatto che la Juve all’interno di questo campionato e movimento è una squadra che ha una storia ed un peso non indifferente».
Soddisfazione a parte, poi, è stato il tempo di bilanci, è stato il tempo di passare alla Juve, partendo ovviamente dal passato, passando per il presente e puntando sul futuro.
«Abbiamo messo in archivio una stagione difficile sotto tanti punti di vista – ha continuato il presidente bianconero -. Una stagione coronata dal raggiungimento della salvezza e lo abbiamo fatto superando parecchi ostacoli e mettendola in tasca con largo anticipo sulla tabella di marcia. Una stagione dove vorrei ricordare il calore del pubblico, e quei cinque minuti prima della sirena finale della sfida con Sassari sono stati da brividi per tutti, come uno dei segnali più importanti e più belli dai quali ripartire. Segnale figlio di una squadra che durante tutta la stagione non ha fatto mancare, da parte sua, l’impegno e la voglia di non mollare mai dalla prima all’ultima giornata. Un gruppo che ha dato tutto quello che poteva e doveva e che è rimasto legato a questa città e questa squadra cosi come le dichiarazioni sia di Smith che Maresca, tanto per citarne qualcuno, hanno dimostrato. Un gruppo che se avessimo avuto un pizzico di tranquillità in più lungo tutto l’arco dell’anno sportivo avrebbe potuto meritare sicuramente qualcosa in più rispetto alla penultima posizione».
Restando in tema di squadra e di risultati raggiunti, ma guardando al futuro il primo punto da affrontare è la conferma dello staff tecnico e quindi Sacripanti…
«Un discorso sinceramente che non c’è nemmeno bisogno di fare o per il quale si necessita di un incontro con Pino e tutto lo staff, visto che né noi non vogliamo mandarli via, né loro vogliono andarsene. Certo il contratto di Sacripanti ha una clausola di uscita, ma non sembra essere un problema».
E per quanto riguarda i giocatori o meglio il giocatore, visto che solo Giuliano Maresca ha il contratto?
«Giuliano, per l’appunto, è l’unico che ha il contratto e dalle sue dichiarazioni sembra chiaro che vuole restare qui a Caserta e quindi cosi come ho avuto modo di dire in precedenza per Sacripanti, anche per lui non dovrebbero esserci nessun tipo di problema».
Insomma almeno sulla carta ed al momento la Juve dovrebbe ripartire dal suo staff tecnico e Giuliano Maresca. Considerazioni e punti di partenza, però, che al momento della conferenza di Gervasio ha avuto importanza minore rispetto a quello che era il tema principale di tutto l’incontro con i media: il futuro della Juve.
«Senza dubbio il maggio 2012 è un punto di partenza migliore rispetto a quello del 2011. Un punto di partenza rappresentata dalla voglia della società di puntare a creare un gruppo di quattro-cinque soci, ma soprattutto per evitare che si ripeta una stagione difficile come quella che si è appena conclusa. Ovviamente a parte chi già c’era, al momento l’unica novità riguarda l’entrata definitiva di Iavazzi, ma è altrettanto ovvio che abbiamo sempre bisogno di nuove entrate, di nuovi soci per poter portare avanti un progetto su base biennale. Due anni di programmazione, quindi, che potrebbero essere la base da offrire ad eventuali altre entrate a dimostrazione di un’idea a lunga gittata e non a breve scadenza. Nuove entrate dove la speranza è che anche la classe politica ci dia un’ulteriore mano rispetto a quella che ci ha già dato e per la quale siamo grati, un po’ come è successo ad Avellino. E’ indubbio che siamo grati dell’aiuto della Provincia per l’utilizzo del Palazzetto e si spera che questo rapporto possa continuare ed aumentare nella ricerca e nell’invogliare società o imprenditori ad essere parte di questo progetto. Qualcosa che bolle in pentola e su cui stiamo lavorando c’è già, la speranza è che ci sia anche altro per un futuro molto più tranquillo».
Per quanto riguarda Galeo?
«In questo momento i contatti sono sospesi per motivi lavorativi della stessa società, ma la prossima settimana ci sarà un’incontro proprio per definire e decidere sul suo ingresso in società». Quindi quali le necessità per la prossima stagione? «Prima di tutto la ricerca di un nuovo main sponsor. Per tanti anni lo sponsor principale della squadra è stato quello poi anche del proprietario e quindi uno dei soci. L’ideale sarebbe trovare, appunto, un marchio o logo pronto a prendersi il posto di sponsor principale e quindi affiancarsi ad altro. La seconda necessità è che di sicuro avremo bisogno del sostegno del pubblico, ma questa volta in una sola ed unica misura: gli abbonamenti. Da parte nostra faremo tutto il possibile per mettere in condizione ai tifosi di raggiungere quella soglia dei 3000 tessere che tanto avevo sperato la passata stagione e che in altre realtà hanno portato introiti di una certa fattura come per esempio successo a Sassari». Al capo della Juve, come presidente, ci sarà ancora lei? «Di sicuro se c’è qualcuno che vuole prendersi questa poltrona sono ben disposto a lasciarlo, altrimenti non dovrebbe cambiare nulla. Di sicuro con nuovi ingressi ci saranno delle nuove figure e più aiuti nella gestione, ma al momento la priorità è legata appunto alla ricerca di nuovi ingressi».