Sul sito del Monte di Procida la notizia di una squalifica dell’attaccante del Marcianise Peppe Rosi quando militava tra le fila del Terracina. A fugare ogni dubbio sulla sua posizione in campo nella gara di campionato contro il MontediProcida lo stesso giocatore che fa luce su alcuni episodi successi durante l’ultima gara di campionato: “Ho letto il comunicato. C’è una squalifica per alcuni tesserati tra i quali figuro io per un periodo di 2 mesi. Si parla di un periodo temporale. Le sanzioni comminate come da comunicato decorrono dal primo giorno successivo a quello della comunicazione agli interessati. Ai calciatori del Lazio la comunicazione è arrivata. Né a me né tantomeno alla società del Marcianise è arrivato niente. I napoletani che giocano nel Lazio hanno dovuto interrompere di giocare perché è arrivata la comunicazione alla società. Il Monte di Procida intende far ricorso sulla mia posizione. I risultati si devono ottenere in campo e non a livello cartaceo. Noi calciatori del Marcianise siamo dei professionisti . Ci hanno fatto una guerra sabato per il risultato. L’arbitro a fine primo tempo ha parlato chiaro sia a me che al mister con le seguenti parole testuali Se mi accorgo di qualcosa vi squalifico a vita . Secondo gli avversari noi ci dovevamo mettere da parte e far vincere loro la partita. Le loro intenzioni sono state sentite dall’arbitro. A fine partita un nostro calciatore Grillo dopo la sostituzione è stato aggredito con le mani vicino alla bandierina. E’stato picchiato. Che vogliono dire? L’arbitro ha visto tutto e ha sospeso la gara per 5-6 minuti. Il parapiglia è scoppiato al novantesimo. Non capisco l’eccessiva esultanza dei nostri avversari nel turno precedente contro il San Nicola dove hanno brindato e festeggiato alla fine della gara. Non avevamo messo in preventivo di venire a Marcianise. Sto dicendo quanto successo in campo. Le parole sono state ascoltate dall’arbitro. Il tecnico Ambrosino è intervenuto a Televomero parlando di campo fatto bagnare e sono stati trattati male. Il terreno è una pietra, di cemento armato e come si faceva a giocare? Loro si credono più tecnici di noi forse? Il campo era bagnato per loro come per noi. Tra Rosi, Tufano e Migliozzi il campo bagnato poteva essere deleterio pure per noi. Al fischio finale tutti siamo andati dentro con l’arbitro attento a vedere tutto. Non è successo di niente. Parlano di cosa? Sono un professionista e non reagisco. Cercavano di provocarmi con insulti e parolacce tutte ascoltate dall’arbitro che ha fatto il suo dovere scrivendo tutto. Quando è stato picchiato Grillo, il guardalinee ha detto chiaramente di aver scritto il nome di uno dei 2 giocatori dell’aggressione. Sono successe cose allucinanti. In trent’anni di calcio non ho mai assistito a cose del genere. Penso sia cosa normale giocare la partita e onorare la maglia che indossiamo . Portiamo rispetto a una società che non fa mancare un euro di ritardo. In settimana prenderemo l’ultimo rimborso. E’ il minimo che una squadra possa fare al di là che si giochi un play off o play out. Giochiamo per la maglia del Marcianise e la onoriamo. Spiegatemi la loro esultanza dopo la gara contro il San Nicola. Mi sento a posto perché non abbiamo ricevuto la notifica della squalifica”.