Il match di andata è stato il suo match visto quanto vissuto sia nel pregara, sia durante la partita, ma anche per quanto detto, poi, in conferenza stampa. Il suo ritorno a casa dopo un’estate burrascosa e fatta di tira e molla continui con la società e che hanno portato il ‘capitano’ lontano dall’ombra della Reggia. Il suo match sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista cestistico. Per la ricorrenza della sfida con la Sutor, rimbombano ancora nella mente di ogni tifosi bianconero le parole di elogio, di stima e di affetto di Fabio Di Bella nei confronti di una città ed una squadra che l’ha colpito dritto al cuore come in pochi hanno fatto. Tutto coronato da quegli applausi volati via nel giorno del suo ritorno al Palamaggiò. Tutto coronato da quella emozione visibile sul volto fino alla palla due per chi aveva vissuto tante volte quella scena della pronuncia del suo nome, ma dall’altra parte della barricata. Un’emozione incredibile che, raramente, è stata vissuta all’ombra della Reggia negli ultimi anni: mai nessuno ha avuto una simile accoglienza, come quella riservata al capitano di tantissime battaglie. Un’accoglienza assolutamente meritata da Dibo, poche chiacchiere. Poi però come sempre si pensa a giocare. Si pensa a portare la vittoria a casa per la nuova squadra, per i nuovi compagni (tirando meglio da tre punti che da due come dimostrano le percentuali dal campo con il 40% dalla lunga distanza e 31,5% per completare i suoi 8 punti abbondanti di media in 26’ di utilizzo ndr). Al suono della sirena finale furono solo 6 i punti in 26 minuti di utilizzo, ma comunque importanti per il successo sutorino. Le sue scorribande in penetrazione arrivando al ferro potranno essere la chiave di un match nel quale di fronte Caserta gli opporrà un Andre Collins che deve sempre fare i conti con una gamba malandata. Ancora una volta si ritroverà di fronte quel bianco e nero che tanto gli ha dato, ma almeno questa volta non avrà tutta Caserta a fargli da cornice per un ritorno trionfale ed un carico emotivo diverso da quello dell’otto gennaio scorso. Storicamente, poi, Dibo ha sempre messo la museruola a Collins sia nelle sfide tra Caserta e Ferrara, ma anche quando il folletto del Maryland era alla Virtus Bologna e poi a Pesaro. Insomma, un duello nel duello tra due giocatori di qualità.