L’Italia vola in finale dove affronterà la sorprendente Spagna di Oca al torneo preolimpico di Trieste. Una gara a tratti di allenamento e a tratti dagli alti contenuti tecnici tra due delle compagini più talentuose al Mondo in vasca alla Piscina ‘Bianchi’. Russia-Italia finisce 13-14 con il Setterosa di Conti che potrebbe mettere in bacheca un’altra medaglia dal valore importante dopo l’Europeo di Eindhoven di gennaio. Le azzurre, che tengono a riposo Frassinetti e Gigli, partono male con la Gorlero in porta al posto della Gigli che ci mette un po’ per ambientarsi tra i pali e il parziale in avvio è di 3-0 per le russe. Ma a fine quarto grazie ad un gol a fil di sirena da ‘casa sua’ la Di Mario porta sul 5-5 le azzurre, in rete con Casanova, Bianconi, Rambaldi e 2 volte proprio la Di Mario. Le azzurre si portano addirittura in vantaggio ancora con la giocatrice dell’Orizzonte Catania prima della doppietta di Martina Savioli. Le ragazze di Kabanov sono sempre pericolose con Konukh, Beliaeva ed Antonova. Nel terzo quarto le difese meno aggressive permettono 7 gol (4-3 Russia). Apre ancora Di Mario in superiorità, poi Beliaeva ed Ivanova ribaltano il parziale. Capitan Casanova è uno spettacolo per quanto lotta e segna in beduina per due volte, intervallata dalla rete di classe della Pantulina, ora Lisunova. La Konukh sbaglia un rigore che si stampa sul palo, ma è la fin qui nascosta Prokofyeava a fissare il punteggio sull’11-11. Nell’ultimo quarto Di Mario sbaglia un 5metri per fallo sulla Casanova e la Fedotova punisce dall’altro lato il Setterosa. Di Mario è chirurgica e con grande semplicità si inventa l’ennesimo capolavoro. Konukh è espulsa in via definitiva, mentre la Casanova si guadagna il secondo rigore per fallo di Fedotova. Bianconi non sbaglia. L’Italia piazza il break con una controfuga vincente di Tania Di Mario che segna il suo sedicesimo gol nel torneo FINA di qualificazione, prima della rete in superiorità di Beliaeva. L’Italia si difende bene nel finale e concede poco alle russe che sono anche poco precise. Per quanto valga l’Italia è in finale contro la sorprendente Spagna che fa un sol boccone dell’Ungheria battendola 10-8, ma mostrandosi superiore nel gioco in tutte le fasi della gara. E nell’ultimo atto l’Italia di quel demiurgo chiamato Fabio Conti potrà prendersi la rivincita sulle iberiche che nella prima gara del torneo sconfissero l’Italia per 10-9. E per la ‘nostra’ Simona Abbate un altro piccolo grande traguardo da tagliare prima di Londra 2012 (anche se con la sua Pro Recco è in lotta anche per il campionato e la Champions).
Russia-Italia 13-14 Russia: Karnaukh, Fedotova 1, Prokofyeava 1, Konukh 2, Alexandra Antonova, Belova, Lisunova 2, Khokhriakova, Tankeeva 1, Beliaeva 3, Ivanova 2, Diana Antonova 1, Kovtunovskaya. All. Kabanov. Italia: Gorlero, Abbate, Casanova 3, Aiello, Martina Savioli 2, Lapi, Di Mario 6, Bianconi 2 (1 rig.), Emmolo, Rambaldi Guidasci 1, Cotti, Frassinetti, Gigli. All. Conti. Arbitri: Littlejohn (Gbr) e Matache (Rou). Delegati FINA: Kryukov (Kaz) e Whitehouse (Aus). Note: parziali 5-5, 2-3, 4-3, 2-3. Uscite per limite di falli Alexandra Antonova (R) a 3’33 del terzo tempo, Konukh (R) a 1’51 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Russia 5/6 + un rigore fallito, Italia 4/9 + un rigore trasformato e un altro parato. Konukh (R) ha colpito la traversa su rigore a 5’07 del terzo tempo, sul 10-11. Kovtunovskaya (R) ha parato un rigore a Di Mario a 0’45 del quarto tempo, sull’11-11. Kovtunovskaya (R) ha sostituito Karnaukh a inizio terzo tempo. Spettatori 1000 circa.