Gladiator, Lazzaro Luce: “I dirigenti del Savoia devono imparare a vincere”



Il patron del Gladiator Lazzaro Luce

Dopo quanto visto in quest’annata, con diverse sorprese negative che hanno compromesso la marcia verso la D del Gladiator, pochi avrebbero scommesso cheGiovanni Macera fosse detratto dal trono a due giornate dalla fine del campionato. Ed invece, dopo la sconfitta bruciante contro il Monte di Procida che di fatto ha regalato l’accesso alla serie D al Savoia, il presidente Lazzaro Luce ha cambiato strategia rispetto a quanto fatto in precedenza e, nelle giornate di domenica e lunedì, ha definito l’esonero di Macera. In una settimana particolare per il pianeta Gladiator il noto manager casertano si sofferma su diversi punti, da Macera a Carannante, dal Savoia alla Turris. In primis parte da Macera, allenatore che non va dimenticato come una bolla di sapone, sviluppando il suo pensiero su questo addio: “E’ ovvio che Giovanni (Macera ndr) meriti i ringraziamenti dell’intera società per quanto fatto. Egli ha dato l’anima in questo progetto, si è arricchito in una piazza importante come quella di Santa Maria Capua Vetere, posto nel quale ha avuto la possibilità di esprimersi liberamente e di mettere in mostra il suo gioco. Dopo l’ultima partita, però, abbiamo capito che era l’ora di cambiare. Dichiarazioni come “la squadra non mi segue più” mi hanno fatto temere il peggio e perciò mi son preso un giorno di riflessione, mi sono confrontato con tutti i miei collaboratori, in primis con Antonio Simonetti, e siamo giunti al cambio della guida tecnica. Un pizzico di presunzione è l’unico neo di Macera, come del resto di tutti gli allenatori. Ogni tanto bisogna fare un bagno di umiltà e prendere insegnamento dalle persone più esperte. Lo stesso Simonetti è un uomo d’esperienza e non va considerato come un vecchio scarpone, ha vinto 18 campionaio ed un po’ d’esperienza calcistica ce l’ha sicuramente”. Nel summit del dopo Gladiator-Monte di Procida, cui hanno preso parte tutti i maggiori vertici societari, il presidente Lazzaro Luce ha dato incarico al direttore sportivo Antonio Simonetti di trovare il migliore allenatore ancor presente sulla piazza. Roberto Carannante è stato rivestito come nuovo timoniere della barca sammaritana: “Abbiamo scelto come nuovo trainer Carannante. Domenica avevo già deciso ma aspettavo lunedì di conoscerlo di persone per poi rendere ufficiale la cosa. Mi sono trovato subito bene con lui come carattere e professionalità, si tratta di una scommessa poiché ha il compito di dover portare la squadra a vincere le due partite e poi i play-off, sei partite in tutto. Se da un punto di vista di squadra non è stato difficile convincerlo perché conosceva già tutti i calciatori, altrettanto non è stato facile persuaderlo poiché scendere dalla Lega Pro all’Eccellenza non è da tutti. Ha accettato questa scommessa che sarà un suo merito se vince ma anche di Macera che ha lavorato per otto mesi con noi”. Nella parte finale dell’intervista il presidente Lazzaro Luce non lesina pareri infuocati sulla dirigenza del Savoia, smentendo infine ogni indiscrezioni riguardante il rilevamento della Turris: “Ho letto in questi giorni delle vignette e delle interviste della dirigenza savoiarda contro di noi. Non mi riferisco al ds Langella, perché di lui non parlo, ma mi riferisco al presidente Verdezza, persona con cui pensavo si potesse parlare di calcio. Dal vivo mi aveva dato una buona impressione ma deve imparare a vincere. Questa arte di lamentarsi e poi non comportarsi bene in casa non mi piace. Nonostante in due partite ci siamo attrezzati con le nostre precauzioni, siamo stati trattati male, quindi sul piano dell’accoglienza hanno molto da imparare. Chiudo smentendo categoricamente ogni voce sul possibile rilevamento della Turris. Ho conosciuto il presidente Gaglione due anni fa quando con l’Ippogrifo Sarno ci fu la prima uscita amichevole contro la Turris. Perdemmo 6-1 e Giulio Russo mi fece una grande impressione, da lì è partito il sogno di portarlo con me, sogno avveratosi quest’anno. Da allora non ho mai più parlato di Turris. Se mi cercassero ringrazierei perché mi trovo bene a Santa Maria Capua Vetere, città che spero di riportare nel calcio che conta”.




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