Una giornata d’inaudita violenza che si consuma in un campo di Promozione. Villa Literno teatro della battaglia che ha visto coinvolti i giocatori della Boys Caivanese al momento del loro arrivo allo stadio. Amarezza ,scoramento col pensiero a 6 persone medicate in ospedale. L’agguato avvenuto senza la presenza di commissari e forze dell’ordine. Si è dato spazio al libero sfogo d’inaudita violenza con calci e pugni a chiunque capitasse sotto tiro. Verrebbe voglia di smettere . Il calcio è choccato per la vile aggressione ai calciatori caivanesi. Da brividi la testimonianza di Dario Chiummariello punto di forza del centrocampo caivanese: “Noi giocatori avevamo sentito delle voci di un nostro scarso impegno contro il Vitulazio. Siamo rimasti feriti. Una sconfitta può capitare. Successo in serie A al Milan contro la Fiorentina. Domenica scorsa abbiamo parlato con la società chiarendo e mettendo a tacere queste voci. Sono choccato per quanto successo oggi appena arrivati al campo. Scesi dal pullmann , abbiamo fatto il percorso per andare al campo. C’era una transenna che ci obbligava a passare. Siamo entrati per l’unica porticina aperta. Appena siamo entrati siamo stati ricoperti d’insulti. Sono volati schiaffi e pugni. A farne le spese Camillo De Martino preparatore dei portieri. Che vergogna. Tutti quanti siamo stati picchiati. De Stefano frattura scomposta del setto nasale, Pasquale Daniele primo tifoso che sta sempre con noi gli sono caduti gli occhiali dopo uno schiaffo con tumefazione ed escoriazioni. Sei sono finiti in ospedale come l’attaccante Golino, Relli, Piscopo eVelotti. Sono stato uno dei primi a prendere gli schiaffi perché stavo entrando con una borsa in uno stadio di calcio in un percorso obbligato dalle transenne. Non c’erano né commissari né forze dell’ordine. Li abbiamo dovuti chiamare noi e si sono presentati dopo 25 minuti. La paura è stata tanta. Ho 33 anni, gioco da 20 anni. Poche volte ho assistito a una scena premeditata con persone che ci aspettavano per picchiarci. Siamo entrati piano piano allo stadio, qualcuno si è sentito male. Siamo stati soccorsi. Abbiamo sporto denuncia e siamo andati in ospedale. La partita è durata qualche minuto. Siamo scesi in campo in 7 : è crollato dopo pochi minuti. Dieci psicologicamente non se la sono sentita di scendere in campo. Sembra che il Villa Literno abbia chiesto scusa dissociandosi da quanto accaduto. Ma visto che ci sono precedenti qualcosa si poteva fare per evitare. Ho una famiglia. Ho voglia di smettere dopo quanto accaduto oggi. Chiunque fosse sotto tiro ha subito la furia dei facinorosi. Non c’era nessun precedente. Splendida l’accoglienza all’andata al Villa Literno come a tutti gli avversari che vengono a Caivano. Perché questo trattamento?”