Torna il Setterosa. Battuta l’Ungheria 11-9



Tania Di Mario, anche oggi in gran spolvero con 4 reti (foto Simona Scarano per sportcasertano.it)

Finalmente il Setterosa. Tania Di Mario trascina l’Italia al primo posto parziale del girone A delle qualificazioni a Londra 2012. Le azzurre superano 11-9 l’Ungheria in una gara in rimonta e piena di capovolgimenti di fronte. Dopo la sconfitta di ieri con la Spagna per 10-9, le campionesse d’Europa temono in avvio le sortite offensive magiare con la formazione di Meresz che si porta avanti per 3 reti a 0 (Bujka e due volte Szucs). A smuovere il tabellino italiano ci pensa il talento di Simona Abbate che ricarica le ragazze di Fabio Conti. In avvio di seconda frazione è Giulia Rambladi a trovare il gol di forza. Ana Kisteleki allunga ancora sul +2 per l’Ungheria. A questo punto Di Mario trova due perle e pareggia prima della superiorità sfruttata da Antal. Ad 1” dalla fine ancora un diagonale di Tania Di Mario porta a contatto l’Italia scrivendo sul tabellone il 5-5. La ‘sirena’ romana  in forza all’Orizzonte dimostra di essere ancora una delle migliori giocatrici al Mondo. Terzo quarto ricco di gol che termina sul 4-4 di parziale (9-9 totale). Roberta Bianconi apre i giochi in superiorità (solo 2/9 per l’Italia, però), Keszthelyi e Czigany (con tanta fortuna) portano ancora in vantaggio la compagine dell’est europa, ma la vicecapocannoniera della Serie A1, la recchelina Bianconi trova ancora la perla con l’uomo in più. La Szucs trova l’8-7 prima del poker della Di Mario. La stessa Szucs si fa parare un 5metri dalla Gigli e dopo poco la Bianconi prima segna il terzo gol personale e poi manda sul palo (interno) un penalty assegnato alla parte inversa per fallo grave su Frassinetti. La difesa italiana è distratta sulla conclusione in superiorità della Keszthelyi a 2” dalla sirena. Ultimo quarto made in Italy. Qualità e sacrificio, nonostante gli errori, che commettono anche le magiare. Aleksandra Cotti con un pregevole pallonetto batte Bolonyai sul palo lungo per il 10-9 e la stessa Cotti serve l’assist alla mancina Emmolo che trova lo spiraglio giusto per siglare l’11-9 a 2’56” dal termine. Poi buona difesa e un po’ di stanchezza con le azzurre che mantengono i 2 gol di vantaggio ed in virtù del successo di misura della Russia sulla Spagna (12-11) agguantano il primo posto nel girone. E domani c’è la Russia.

Italia-Ungheria 11-9



Italia: Gigli, Abbate 1, Casanova, Aiello, Martina Savioli, Lapi, Di Mario 4, Bianconi 3, Emmolo 1, Rambaldi Guidasci 1, Cotti 1, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.
Ungheria: Bolonyai, Csabai, Antal 1, Kisteleki 1, Szucs 3, Takacs, Dravucz, Keszthelyi 2, Toth, Buika 1, Czigany 1, Menczinger, Gangl. All. Meresz.
Arbitri: Stavridis (Gre) e Carvalho (Bra).
Delegati FINA: Sharonov (Rus) e Whitehouse (Aus).
Note: parziali 1-3, 4-2, 4-4, 2-0. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 2/9 + un rigore fallito, Ungheria 4/6 + un rigore parato. Gigli (I) ha parato un rigore a Szucs a 6’19 del terzo tempo, sull’8-8. Bianconi (I) ha colpito il palo su rigore a 7’31 del terzo tempo, sul 9-8. Ammonito Conti (all. Italia) per proteste a 2’37 del quarto tempo. Spettatori 1000 circa.

 

Queste le dichiarazioni di Fabio Conti a fine gara: “Schemi incentrati sulla Di Mario, per far tirare lei. Qualcuno ha avuto da ridire su Tania. E’ tornato il Setterosa, ma è anche vero che la Spagna ha messo in difficoltà anche la Russia. La vittoria di oggi non vale niente, come non valeva niente anche ieri. Mattoncino su mattoncino dobbiamo costruire qualcosa di importante, malgrado la formula. Altri allenatori ne parlano, ma lo sapevamo dall’inizio che era così. Puoi vincere tutte e tre le partite e andare a casa o non vincerle e andare alle Olimpiadi. Ieri rigidità da inizio di torneo, ieri ci è toccata la Spagna ad altre squadre più deboli. Bronzo Europeo con una squadra non da poco e la difesa è adeguata a chi ti attacca, ma le ragazze hanno fatto una buona partita non andando giù di testa sul 3-0 per loro. Dobbiamo migliorare la superiorità, ma queste sono gare difficili e potrebbero essere tutte finali di manifestazioni importanti”.


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