Roiate un comune antichissimo, abitato prima della fondazione di Roma, con evidenti resti di insediamenti montani e mura poligonali dell’età del ferro; il suo nome risale al termine latino rus (luogo d’acqua) poiché l’antico paese si erge su rocce di arenaria a forma di prua di nave come se fosse a controllare la valle dove s’incontrano il fiume Sacco e l’Aniene, che demarcano la via della transumanza da nord a sud. Roiate fu eretto libero comune nel 962, in seguito ai servizi resi all’imperatore Ottone I, ed è proprio a questo periodo che risalirebbe lo stemma del gonfalone comunale. Roiate attualmente è popolata da persone affabili e cortesi che riescono a far scoprire al visitatore le loro bellezze naturali, i loro antichi sapori gastronomici tramandati da generazioni, che riportano alla luce l’antica cultura ciociara, connubio di semplicità e generosità, pronta a far sentire l’ospite come un “principe in visita al suo regno”, ma anche pronta a difendere con fierezza e dignità il suo passato e la sua storia. Questi cittadini fieri e generosi, soprattutto verso le giovani generazioni, anche quest’anno hanno organizzato per il primo aprile il progetto” i giovani scoprono lo sport” con tornei di baseball che hanno avuto come forza motrice il motto “il baseball è uno sport per tutti”; in questa frase si riassume l’essenza di tale attività: sviluppo delle capacità logiche, coordinazione-armonia, crescita interiore e gioco di squadra. Ed è proprio con questi presupposti che i Rennets sono scesi in campo a Roiate disputando due partite, la prima,Lazio-Rennets Caserta, conclusasi con la vittoria della Lazio, la seconda Tollo- Rennets Caserta, in cui i nostri atleti hanno riportato una vittoria, classificandosi terzi. La partecipazione a questo quadrangolare:Lazio, Rennets, Montefiascone, Tollo, è stata un’esperienza formativa per i nostri giovani sportivi che hanno constatato l’esistenza di altre realtà atletiche, schemi di gioco diversi e più dinamici, organizzazioni sportive provenienti da altre culture e da centri urbani sia più grandi che con tradizioni verso il gioco del baseball radicate da anni. Ma i Rennets non erano soli in questa domenica del primo aprile, in campo erano magistralmente guidati dai coach: D’Abronzo, Mele, Breton, e sugli spalti a sostenerli c’erano gli accompagnatori e le famiglie che gioivano con loro e si lasciavano trasportare in calorose incitazioni. Questa tappa del campionato è stata un’esperienza indimenticabile per la squadra casertana che ha vissuto il brivido della trasferta, l’emozione dell’attesa tra una partita e l’altra, ma ancora una volta ha dato prova della forza che unisce i suoi atleti che si sono dimostrati dei veri sportivi.