E’ stata la bandiera dell’Aversa Normanna da calciatore, e a giugno ha accettato una sfida particolare, portare alla salvezza la squadra della propria città, e di cui è sinceramente innamorato. Nicola Romaniello, classe ’74, ha disputato 85 gare con la maglia granata, ed ora è uno degli allenatori più giovani della categoria e anche uno dei più apprezzati dai colleghi. Persona sincera, che, e bisogna sottolinearlo ancora una volta, ama la squadra che allena perché è la stessa squadra per cui tifa, ed è il primo a soffrire per un gol avversario oppure per una sconfitta. Il suo umore, calcisticamente parlando, non è alle stelle, visti gli ultimi deludenti risultati che hanno costretto la Normanna a non calare la concentrazione visto che la zona play-out è lontana solamente 4 punti. Quattro sconfitte consecutive hanno rovinato, in parte, quanto di buono fatto nel girone d’andata, con l’ultima vittoria datata 7 marzo 2012, 2-0 con L’Aquila. L’allenatore aversano da buon padre di famiglia difende però i suoi ragazzi: “Non stiamo vivendo un momento positivo, questo è chiarissimo. I risultati non ci sorridono e ci sta girando veramente tutto male. A partire proprio da queste ultime gare, dove gli avversari ci hanno puniti nella loro unica occasione da rete. Da aversano soffro terribilmente questa situazione perché non abbiamo avuto cali per quanto riguarda il gioco, ma la sfortuna ha voluto che perdessimo delle gare per una loro unica conclusione verso il nostro specchio della porta.”
La zona play-out è a 4 punti, la pausa per la festività di Pasqua potrebbe fare bene anche per recuperare qualche calciatore infortunato?: “Noi crediamo in questa salvezza, nonostante la sfortuna e le assenze per squalifica e infortuni. Abbiamo un buon collettivo, che deve dire ancora la sua. La lista degli infortuni capitati ai nostri calciatori è lunga, ma spero di recuperare Marano, che ha subito un brutto colpo all’occhio, e Signorelli, che si sta allenando con noi ed ha disputato anche la partitella in famiglia. La sosta farà bene, perché ci permetterà di recuperare mentalmente.”
L’eccezionale girone d’andata ha scaricato le batterie per questo rush finale?: “Non credo perché noi la nostra prestazione l’abbiamo sempre fatta. Le ultime cinque gare confermano la nostra stagione: con la Vigor Lamezia fino al gol dell’1-0 abbiamo disputato un buon match e non meritavamo di perdere così, e la stessa cosa è accaduta con il Giulianova e in occasione dell’ultima partita con il Fondi, dove ancora una volta siamo stati puniti all’unico nostro errore. Perdere poi innesca un meccanismo perverso che ti rende difficile tutto, e che ti mette in crisi. Anche le cose facili diventano un ostacolo da superare.”
Domenica prossima arriva al Bisceglia la Paganese, squadra che lotta per i quartieri alti, come affrontarla?: “Loro sono una grossa squadra, e sono ancora in corsa per i play-off, ma noi non possiamo permetterci altri passi falsi. Dobbiamo invertire la rotta. Ci proveremo fino alla fine, e il nostro obiettivo non può che essere la vittoria.”
Solo cinque gare alla fine della stagione, cosa si aspetta da questo rush finale?: “Saranno cinque finali. E la prossima con la Paganese sarà fondamentale perché voglio raggiungere la salvezza il prima possibile. Ho una squadra giovane e non vorrei giocarmela nelle ultime due gare. Di conseguenza spero nel maggior numero di punti nelle prossime tre gare con Paganese, Chieti e Gavorrano.”
Il futuro, conquistata la salvezza, potrebbe significare Lega Pro unica, e sogno Serie B:“Sognare non costa nulla. Da aversano e da tifoso, e non da allenatore, sogno un grande progetto per questa Aversa Normanna. Una grande squadra ed un grande progetto che potrebbe portare la squadra della mia città ad un passo dalla Cadetteria, ad un passo dalla storia.”
In conclusione gli auguri di buona Pasqua dell’allenatore Romaniello: “Faccio gli auguri a tutti gli aversani e a tutti i tifosi dell’Aversa Normanna. La mia promessa è quella di dare il massimo per garantire il futuro tra i professionisti di questa società e di giocarcela fino all’ultimo minuto per il gol della vittoria.”