Il patron Lazzaro Luce a tutto campo sul pianeta Gladiator



Il patron del Gladiator Lazzaro Luce

A più di nove mesi dal suo avvento nel panorama calcistico a strisce neroazzurre, il facoltoso presidente Lazzaro Luce effettua un primo bilancio di questa esperienza agonistica nella città del Foro. Il noto manager di Santa Maria a Vico esprime le sue sensazioni a tutto campo e, soprattutto, senza peli sulla lingua risponde ad ogni domanda e provocazione inerente il mondo Gladiator. Il suo pallino fisso non può che essere il raggiungimento del primo posto in campionato, posizione che al momento sfugge a causa del campionato stellare eseguito fino a questo momento dalla capolista Savoia che ha tre punti di vantaggio sulla compagine nerazzurra: “Sono una persona a cui non piace fare tanti giri di parole, l’ho detto sin dal primo momento e continuerò a farlo, voglio vincere e se non si può voglio andare in serie D attraverso i play-off. Nell’ottica di un progetto triennale che ha l’obiettivo di riportare lo storico Gladiator nella vecchia serie C (ora denominata Lega Professionisti), la conquista dell’Interregionale deve essere il primo passo. In questo mio primo campionato da presidente, sono molto soddisfatto della prestazione globale che però ha subito delle pecche fondamentali nella corsa al primato. Certe distrazioni, la sconfitta di Procida ed i pareggi contro San Giorgio 1926, Stasia Soccer ed in ultimo contro il Napoli Sanità, ci stanno penalizzando e non poco in questa lotta; è ovvio pensare che a tre giornate dalla fine la situazione è ormai delineata ma a me piace molto la frase che enuncia sempre il mio team manager Giovanni Fumo: le gare partono tutte dal risultato di 0-0, quindi mai mollare fino all’ultimo”. Da non dimenticare poi quel famoso ricorso che la società nerazzurra ha intentato per la posizione irregolare di Gaetano Romano nelle fila del Savoia, ricorso che potrebbe ridurre o perfino annullare il distacco tra le due compagini: “Siamo sempre in attesa della sentenza della Procura Federale della Figc per il caso Gaetano Romano e speriamo che giunga il prima possibile; conoscendo la magistratura italiana prevedo ancora un bel lasso di tempo, anche se rimango fiducioso. Mi sembra legittimo chiedere la penalizzazione di tre punti poiché Gaetano ha giocato irregolarmente una partita ed è giusto che, per questo motivo, la società oplontina perda la partita a tavolino. Se ciò non dovesse avverarsi, sarà solo merito di una federazione di incompetenti che adotta regole ridicole che induce la gente ad imbrogliare. Mettendo da parte ciò, sin dall’inizio del campionato avevo identificato il Savoia come nostra principale rivale, è un complesso calcistico storico che per l’ambiente e per il blasone che ha non può permettersi di effettuare campionati anonimi. Conoscendo poi le persone con cui in estate sono stato varie volte a cena e che mi hanno chiesto l’ingresso nella loro società, avevo immaginato che sarebbe stata una bella lotta”. Al momento la classifica non è felicissima, ma il presidente nerazzurro può gioire per le statistiche positive di questa stagione: “E’ incredibile che, molto probabilmente, la vittoria diretta del girone salterà nonostante l’aver totalizzato 90 reti in 27 gare e l’avere in squadra il capocannoniere Giulio Russo che ha siglato 35 goal. Abbiamo una percentuale stratosferica in campionato che paradossalmente non ci è utile per il primato. Quando hai uno schema votato completamente all’attacco, voluto da un offensivista come il nostro allenatore Giovanni Macera, è normale che ti sbilanci e poi subisci qualcosa in più. Ti diverti ma poi ogni tanto devi fare i conti con dei black-out strani”. Il manager casertano chiude questo bilancio, confermando ancora una volta il progetto stadio e rifilando una stoccata al pubblico nerazzurro: “Immaginare di disputare la serie D in questo impianto mi demotiva. Per questo ho accelerato i rapporti con il sindaco di Santa Maria Capua Vetere per giungere quanto prima al restyling del Mario Piccirillo. E’ arrivato il momento di regalare una importante ristrutturazione alla piazza sammaritana, anche se mi aspettavo molta più gente allo stadio. Non parlo dei fedelissimi che sono sempre presenti e svolgono un sostegno corretto e sincero, eccezion fatta per l’amichevole con l’Ischia, ma chiamo in causa i tanti altri vecchi tifosi che in passato hanno riempito lo stadio ed ora non sono presenti. Come dice il proverbio l’appetito vien mangiando e sono sicuro che con le vittorie dei campionati il Piccirillo tornerà ad essere quella bolgia che tutti temono”. 

 Domenico Vastante




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