«Penso che le cause delle quattro sconfitte casalinghe, siano una combinazione di fattori. La prima è da ritrovare tra le squadre che abbiamo affrontato qui al Palamaggiò. Siamo partiti con Siena, passando per Varese, Cantù e Roma. Certo di quelle affrontate si poteva fare una distinzione tra quelle che erano le partite che sulla carta non potevamo vincere e che sul campo necessitavano di una grande impresa, come Siena e Cantù, e quelle che invece avremmo potuto e dovuto vincere come Varese e Roma. Alla fine siamo usciti con quattro sconfitte, ma in ognuna di queste abbiamo lottato fino alla fine o fino a che non c’è stato quel momento di blackout che ci ha impedito di compiere il passo giusto verso la vittoria. Blackout dovuto, anche in questo caso, a fattori come panchina corta, mino atletismo e centimetri, ma anche giocatori non al 100% in alcune di queste partite». Insomma a tutto c’è una ragione o se vogliamo riprendere una citazione dello stesso Andre Collins “Everythings happens for a reason”. E l’ex folletto di Maryland le sue le espresse tutte nel suo pensiero sulla striscia più lunga di sconfitte casalinghe degli ultimi anni. Quattro ko in fila. Quattro sconfitte in quattro gare difficili e che come lo stesso ex Pesaro ha avuto modo di affermare, sarebbero potete essere in netto bilanciamento in termini di vittorie e di sconfitte prima di arrivare ad un match importante ed ora, alla luce degli ultimi risultati, ancora più rilevante contro la Vanoli Braga Cremona.
«Queste quattro sconfitte, però, non ci hanno demoralizzati e quindi siamo pronti ad interrompere la striscia già domenica contro Cremona. Non ci dobbiamo fasciare la testa o pensare in negativo, anche perché abbiamo avuto un calendario difficile, con sfide difficili ed ora torniamo ad affrontare squadre diverse – ha continuato lo stesso Collins -. La ricetta è semplice e cioè dovremo giocare con più esperienza e con più furbizia per tutti i quaranta minuti».
Tra rotazioni e chimica di squadra, quanto ha inciso la partenza di Fletcher?
«Tantissimo. La sua presenza ci dava quella fisicità dentro l’area e quelle soluzioni alternative negli attacchi a difesa schierata. Ora invece dobbiamo sopperire a tutto questo con giochi molto più veloci, con più corsa e quindi possibilmente con più contropiedi e punti facili. Detto questo, però, non possiamo certo farlo per tutta la partita, quindi dobbiamo anche essere in grado di capire quando dobbiamo correre, quando rallentare o quando giocare col cronometro, ma soprattutto senza di lui tutti dobbiamo dare una mano, anche noi esterni, nella lotta a rimbalzo».
Che Cremona ti aspetti?
«Una squadra come tutte le altre in questo campionato. Una squadra con del talento per restare in questo campionato, capace di vincere ad ogni partita e contro chiunque e la vittoria con Milano l’ha dimostrato. Hanno un pacchetto esterni davvero niente male con tre guardie di alto livello dal punto di vista offensivo e poi un giocatore che non necessita certo di presentazioni come Milic».
Anche per questa partita tanti cambiamenti da ambo le parti. Ti aspetti una partita molto simile? E quale la chiave per vincere?
«Sicuramente una partita difficile come quella dell’andata nonostante i cambiamenti. Certo alla fine spero che sia Caserta a vincere, ma più o meno dal punto di vista dei concetti tecnici dobbiamo essere presenti per tutti i 40’, essere motivati e pronti nell’uno contro uno ed aiutare a rimbalzo. Quest’ultimo punto sarà importantissimo dal punto di vista difensivo, dal momento che non possiamo e non dobbiamo permettere a Cremona di avere tante seconde possibilità cosi come le ha avute Roma nella scorsa partita. Quindi volendo riassumere il tutto, le chiavi del match saranno: rimbalzi, difesa, concentrazione e giocare assieme, di gruppo come abbiamo sempre fatto».
Il tuo appello ai tifosi per questa sfida importante?
«Prima di tutto li ringrazio per il grande affetto e per il calore e sostegno che ci hanno mostrato domenica dopo domenica fino a questo momento e poi chiedo di starci vicino in questo momento difficile e che con il loro aiuto possiamo vincere e chiudere questa striscia».