A poco meno di un mese dai playoff di Serie B del 14-15 aprile a Rovello Porro (Como) la compagine casertana dell’Atletico PKH Caserta Tchoukball – l’unica squadra del Sud iscritta al campionato italiano di tchoukball – ha ricevuto la graditissima visita di tre esperti tchoukers provenienti da Ferrara: Andrea Fergnani (alias Fergy, ala dei Ferrara Crash Test di serie A e reduce, con la maglia della Nazionale Italiana, dalla finale mondiale dello scorso anno), Paolo Ferioli (alias Bobo, ala dei Ferrara New Runts di serie A) e l’emigrante Umberto Nobile (ala casertana dei Ferrara Jokers, campioni d’Italia in carica). Sono stati tre giorni all’insegna dello sport e dei valori più sani e puri che ne sono alla base: il fair play, la passione e l’amicizia. In pieno spirito tchoukball. E’ stata un’occasione di condivisione di idee ed esperienze: i tchoukers ferraresi hanno partecipato a due allenamenti del PKH alla Tenda d’Abramo (uno dei quali organizzato in via straordinaria sabato pomeriggio proprio per la presenza dei ragazzi di Ferrara), hanno elargito consigli tecnici e tattici ed il loro aiuto si è rivelato preziosissimo per la preparazione della squadra in vista dei playoff. “Un’esperienza importante – racconta Bruno, ala del PKH – dal punto di vista sportivo e soprattutto umano che non dimenticheremo facilmente. Abbiamo conosciuto delle persone splendide che ci hanno fatto crescere tantissimo in campo e fuori. Giocare con atleti del livello di Fergy, Umbe e Bobo ha consentito a tutta la squadra di fare un importante salto di qualità, non solo da un punto di vista squisitamente tecnico-tattico (quest’ultimo comunque notevole) ma anche dal punto di vista delle motivazioni e dell’entusiasmo”. La squadra casertana ha ricambiato l’aiuto e i consigli con la massima ospitalità. Per il loro breve soggiorno casertano i ferraresi doc Fergy e Bobo hanno potuto visitare la Reggia Vanvitelliana e il borgo medievale di Caserta Vecchia, oltre ad una passeggiata tra le vie di Napoli. Ma le cose che hanno apprezzato di più sono state senza alcun dubbio la pizza e la mozzarella di bufala. Nella serata di domenica hanno fatto il tifo per la Juvecaserta davanti alla tv insieme ai tchoukers casertani, tra una birra e un piatto di pasta al pomodoro. “Avere tre tchoukers esperti, tra cui un nazionale, – continua Bruno – per tre interi giorni durante i quali approfittare dei loro consigli tattici e condividere l’esperienza della nostra realtà tra una birra e una passeggiata nella Reggia è stato bellissimo. Questo è il tchoukball: passione, amicizia e condivisione”. “E’ stata una tre giorni fantastica – aggiunge Marco, giocatore e Presidente della squadra – . I ragazzi di Ferrara in soli due allenamenti ci hanno permesso di fare passi da gigante, a livello tattico e di comprensione del gioco. Sono certo che se avessimo “maestri” come loro a disposizione tutto l’anno saremmo tra le migliori squadre della serie B, perché il potenziale c’è e loro ce l’hanno confermato. E’ stato molto bello per noi ospitare i ragazzi con cui è nato subito un legame speciale anche al di fuori del campo e con i quali ci rivedremo presto il 4 e 5 maggio in occasione del Tchoukball Beach Festival di Rimini”.
Abbiamo fatto alcune domande ai ragazzi ferraresi.
– Come vi hanno accolto i ragazzi di Caserta?
Bobo: “L’accoglienza è stata eccezionale a cominciare dalla prima serata in cui siamo stati fuori a cena e poi anche nei due giorni a seguire, non solo durante gli allenamenti. Abbiam visto la Reggia, un po’ di Napoli assieme e anche l’ultimo allenamento è stato molto conviviale”.
Fergy: “Di solito quando si conosce gente nuova ci si aspetta sempre di divertirsi, però questa volta è stato molto di più, nel senso che io mi sono affezionato, mi piacerebbe poter uscire con loro anche domani sera e cose così. E’ stata più che un’accoglienza formale, dovuta. Abbiamo trovato un gruppo di amici e questo è stato molto bello.”
– Cosa ne pensi della squadra dal punto di vista tecnico?
Bobo: “A esser schietti, dal punto di vista tecnico, Caserta è ancora ad un livello inferiore rispetto alle altre squadre che giocheranno i playoff, però l’entusiasmo è quello giusto e le basi per lavorare ci sono tutte.”
Fergy: “Si vedeva fin dall’inizio che i ragazzi di Caserta non avevano mai avuto occasione di giocare se non tra di loro, per cui le cose che si imparano da soli, i fondamentali, le posizioni e i tipi di tiro erano abbastanza acquisiti. Ma l’entusiasmo e la voglia di sfruttare questa occasione sono stati tali che hanno permesso loro di fare un salto di qualità enorme tra sabato e lunedi. In pochi giorni ci sono stati dei miglioramenti impensabili. Quindi… Bravi!”
– Come andranno i playoff per Caserta?
Bobo: “Una squadra che gioca bene non si sa mai dove può finire”.
Fergy: “Probabilmente la differenza è che le altre squadre sono abituate a giocare partite. Io mi rivedo molto nei ragazzi dell’Atletico. Quando abbiamo cominciato noi, intorno non c’era niente. Noi abbiamo perso le prime sette partite di fila prima di riuscire a vincerne una e ognuna di quelle partite è stata una festa. Adesso io la butto lì, poi magari qualcuno si arrabbierà, però sicuramente i giocatori di Concordia sono fisicamente molto più forti, molto più efficaci al tiro, ma sono anche molto più lenti. Caserta ha già un gioco abbastanza organizzato per cui comunque ci sono le possibilità di fare qualche risultato buono.”
– Chi porteresti a giocare a Ferrara con te?
BOBO: Paolo (classe 1997 ndr) che in prospettiva è una bestia.
FERGY: Son d’accordo con Bobo.
Al termine dell’ultimo allenamento (lunedì sera) si respirava un’aria surreale: l’entusiasmo si toccava con mano, nessuno voleva andar via e, soprattutto, nessuno voleva lasciar partire quei ragazzi di Ferrara che in pochissimo tempo si sono guadagnati il rispetto e la stima di veri amici. Il “saluto” è durato più di un’ora e tutti sono tornati a casa dopo la mezzanotte con un sorriso stampato sulla faccia e con la promessa di rivedersi al più presto.