Due dati legati alla cabala che fanno ben sperare gli ‘aficionados’ di Terra di Lavoro. Se ci si rifà i numeri l’inerzia del match di questa sera (ancora una volta in diretta televisiva dopo la trasferta a Milano della scorsa settimana ndr) è in parte pendente dal lato dei padroni di casa. Le mura amiche il dato che fa da denominatore comune tra il dato complessivo delle sfide tra i capitolini e la Juvecaserta, ma soprattutto tra coach Sacripanti ed i prossimi avversari di Caserta. Nel computo generale dei ‘face to face’ tra Caserta e Roma, infatti, il bilancio tra le vittorie e le sconfitte pende quasi nettamente a favore di Collins e company. Otto le lunghezze di distanza; otto i successi in più casertani che in totale sono 14 afronte delle sole sei sconfitte subite quando si è trattato di scendere in campo e di alzare la palla a due sotto i riflettori e l’incoraggiamento del Palamaggiò di pezza delle Noci. Addirittura molto più schiacciante e senza diritto di replica la statistica ed i numeri che mettono a confronto il timoniere canturino, ormai eroe all’ombra della Reggia, con la il team giallorosso e sempre per quel che riguardano le sfide interne delle formazioni di coach Pino Sacripanti. Di 15-1 il bollettino a favore dell’head coach bianconero che l’ultima ed anche unica sconfitta interna l’ha subita nel2001 inquella che era l’allora confronto tra la Poliform Cantù e l’Adr Roma. Senza contare che a tutto questo andrebbe aggiunta anche la cabala legata a Charlie Belle non certo positivo e quindi pronta a fare da contrappeso a quanto scritto e detto in precedenza. In quattro incontri legati al suo passato, infatti, il natio di Flint non è mai riuscito a portare a casa la vittoria nonostante le ottime prestazioni. Cabala che l’esterno a stelle e strisce vorrà cancellare con una piccola mini vendetta in quella che è stata definita, in sede di presentazione, una sfida decisiva, una sfida ultima spiaggia, da dentro o fuori per i giallorossi da parte dello stesso allenatore capitolino Marco Calvani.
«Credo sia la classica partita del non ritorno nel senso che a differenza di altre volte, dove ho sempre detto che non erano partite veramente decisive, domani lo è. Non possiamo fare un risultato diverso dalla vittoria e non possiamo tornare a Roma senza i due punti per tenere aperta una potenziale finestra per i playoff. Sabato scorso, ci è mancata solo la vittoria. Avrei preferito giocare una cattiva pallacanestro ma mettere due punti in classifica piuttosto che avere attestazioni di gradimento per quello che abbiamo espresso in campo e uscire sconfitti. La Virtus comunque è viva, i giocatori hanno voglia e motivazioni per raggiungere i playoff e credo che questo si sia visto nella gara giocata contro Cantù».
Dall’altra parte del campo, invece, che Caserta si aspetta?
«Caserta viene da un’ottima partita a Milano in casa dell’EA7 Emporio Armani dove, nonostante sia andata sotto nel punteggio, non ha mai mollato e ha continuato a cercare di recuperare lo svantaggio. E’ una squadra solida, con carattere, con delle forti individualità».