I 20 punti in classifica della Juve e gli altrettanti della Virtus hanno due significati letteralmente opposti: per i campani significano un percorso all’altezza delle aspettative, una distanza di sicurezza dal baratro della retrocessione ed in definitiva un ruolino di marcia soddisfacente; per i laziali tutt’altro, visto che le ambizioni di inizio stagione erano almeno concentrate nell’accesso ai playoff e poi chissà. Invece il sodalizio di Claudio Toti è alle prese con l’ennesima stagione deludente, fatta di tanti bassi e pochi alti, contorniata dall’indifferenza di una piazza come quella romana ormai rassegnatasi a non avere una compagine cestistica di massimo livello. La sfida di Caserta per i capitolini sarà duplice: dovranno trovare fiato per un ultimo disperato assalto all’ottavo posto e fare bottino pieno in casa di un’eterna rivale. Quest’ultima, sempre galvanizzata quando di fronte c’è del blasone da esibire, è pronta a dare battaglia sino alla fine perché i due punti in casa servono e come. Andando a dettagliare le cifre che fino ad ora hanno snocciolato in campionato le due odierne contendenti, notiamo subito una particolarità: Caserta e Roma hanno una media punti assolutamente identica: 77,6 – fenomeno più unico che raro. Difensivamente però fa un passo avanti la truppa di coach Pino Sacripanti, in virtù dei 78,8 punti subiti mediamente a dispetto dei 79,8 che incassa l’Acea e che la fanno risultare la penultima difesa del torneo (peggio fa solo Avellino che subisce più di 80 punti a gara). Con i suoi 34,4 rimbalzi catturati ad allacciata di scarpe, la Otto Caserta conferma un importante quarto posto nella graduatoria a squadre di specialità e tiene a debita distanza la Virtus di coach Calvani che di carambole a partita ne cattura solo 32,8. Passiamo alle capacità realizzative: Roma tira da due con il 55,2% che è secondo solo al 55,5 di Biella ed al 55,3 di Milano; Caserta invece cede il passo con un non eccellente 50,3%. Da oltre l’arco è ancora Roma a sopravanzare il team della Reggia, seppur di poco: 35,9% VS 35,2%. La Juve, pur avendo perso il primato, resta tra le migliori formazioni a cronometro fermo, tirando con il 78,6% di realizzazione, mentre i laziali sono solo undicesimi dalla linea della carità con il 73,3%. L’Acea è penultima per palle recuperate ad incontro, solo 6,6 a fronte delle 9 casertane. Chiudiamo con le palle perse:16,3 per la truppa di Calvani, 14,7 per quella condotta da Pino Sacripanti.
Pio Carfora