«Imparare a leggere un po’ meglio le partite e a giocarle dall’inizio alla fine. Questo mi aspetto per l’immediato futuro, a partire dalla sfida interna contro Roma». Partire dal passato per migliorare il presente ed il futuro. Questa la ricetta di Alex Righetti (che questa sera userà per davvero questa parola, dal momento che sarà impegnato dietro dei fornelli come cuoco della nuova iniziativa Master Chef Juvecaserta dove sfiderà Cefarelli e che ha visto già andare in archivio il primo episodio con la vittoria di Maresca su Stipanovic ndr) dopo la sconfitta della Juve in quel di Milano. Imparare dai propri errori la massima più importante. Far tesoro di ogni esperienza cosi come hanno sempre fatto in questa stagione la truppa di coach Pino Sacripanti che dopo una sconfitta sono sempre riusciti a trovare il modo di emergere a testa alta. Certo non in questo momento, considerando il trend non positivo e di due sconfitte in fila rispettivamente contro Cantù e Milano. Un bis in negativo, però, che aveva come denominatore comune l’aver affrontato due sfide contro formazioni che hanno preso parte alla massima competizione del Vecchio Continente, che hanno un roster lungo e che senza mezzi termini o nascondersi dietro un dito, sono votate a candidarsi come possibile ‘anti-Siena’ da qui a maggio-giugno inoltrato. Due roster lunghi e con tanti centimetri a disposizione. Due roster di esperienza e con miss-match in ogni angolo del campo. Ovviamente gli stessi che Caserta ha affrontato anche nel girone di andata, ma da quelle sfide ne è passata di acqua sotto al ponte e sicuramente a poco dal taglio del nastro che ha indicato l’inizio delle ostilità, i bianconeri erano una delle poche formazioni a definirsi già pronte a certe sofferenze o idee di superare ostacoli insormontabili rispetto ad altri, senza contare la maggiore amalgama di un gruppo che ci ha messo davvero un amen per divenire quello che attualmente è l’elemento e fattore trainante di tutta la baracca di Terra di Lavoro. Lo stesso gruppo e la stessa voglia di impresa, di stupire e di scioccare il mondo, che ha fatto tremare più volte il sediolino del Forum su cui erano seduti sia lo stesso Armani che il presidente Poli.
«Una partita dalle due facce – ha continuato il riminese nel commentare la debacle in terra lombarda -. Una doppia faccia che ha avuto l’unica differenza di essere figlie di diverse percentuali al tiro. E’ stato, dunque, un vero peccato. Abbiamo giocato più o meno al stessa partita, ma nel secondo tempo abbiamo fatto più canestro, a differenza per esempio della sfida contro Cantù prima della pausa dove, invece, abbiamo tirato male per tutti i quaranta minuti e concedendo tanto ai nostri avversari. Siamo una squadra che non molla mai. Lo abbiamo dimostrato anche a Milano, ma dobbiamo capire che le partite durano40’e dobbiamo mettere l’intensità del secondo tempo del Forum, dal punto di vista difensivo, per tutto il match, specialmente quando si è in trasferta. Concedere ad una squadra come l’Armani 90 punti a casa propria è un qualcosa che poi ti rende difficile tornare a casa con la vittoria tra le mani se giochi solo venti minuti. Non ci rammarichiamo o ci fasciamo la testa. La pallacanestro è fatta di momenti positivi e negativi, cosi anche per noi giocatori. L’importante è tornare a lavorare in palestra e di essere consapevoli di potercela giocare con chiunque quando riusciamo ad esprimere un certo tipo di pallacanestro, ed ormai questo lo abbiamo reso noto a tutti».
Suona la carica, dunque, il leader emotivo di un gruppo che ha conquistato di diritto un posto privilegiato all’interno dei cuori dei tifosi bianconeri. Lo stesso gruppo che dopo essere arrivato quasi ad alzare bandiera bianca, ha cambiato le carte in tavola sciorinando difesa e tiri ad alta percentuale che solo per qualche episodio sfavorevole non hanno prodotto l’ennesima impresa di una stagione che ovviamente ha un capitolo a parte ancora aperto. Un capitolo al quale appartiene anche la prossima sfida, quella contro Roma. La stessa Roma che da quella dell’andata e del Pala Tiziano ha qualche tassello diverso, cosi come la Juve, che però in casa deve tornare a vincere dopo un periodo fatto di sconfitte. Insomma riparte dal Palamaggiò, dal tifo, dal ruggito di Pezza delle Noci, ma soprattutto anche quello dello stesso esterno riminese che con la maglia giallorossa della Virtus ha trascorso una parte importante della sua carriera.
«Nell’ultimo periodo – commentato Righetti sul suo periodo offensivo – gli infortuni mi hanno portato a perdere un tantino il feeling ed il ritmo offensivo, ma non mi preoccupo. Ogni giorno scendiamo in palestra con lo staff per migliorare, per ritrovare quella confidenza con il canestro che avevo fino a qualche tempo fa. Il lavoro paga sempre».