Senza nulla da perdere ma con la consapevolezza di essere capace di tutto soprattutto in situazioni di vera emergenza. La Juve ha già dimostrato, più volte nel corso di questo campionato, di essere in grado di sovvertire i pronostici della vigilia. Paradossalmente riesce meglio quando si gioca lontano da casa, a testimonanza di una forza mentale invidiabile dei ragazzi di Pino Sacripanti che, quando non ha possibilità di vittoria, sfoderano prestazioni maestose (per informazioni rivolgersi a Siena e Pesaro bruciate tra le loro mura amiche). E la sfida odierna contro il gigante milanese non ha eccezione: serve un match al limite della perfezione per sperare di giocarsela fino alla fine davanti alle telecamere di Rai Sat in quel Forum che rievoca dolci ricordi per il popolo bianconero. Un popolo che, oggi, sarà al fianco dei bianconeri visto che partiranno in tanti (alcuni sono arrivati nella giornata di ieri) verso Milano per spingere Smith e soci verso il colpaccio.
La truppa bianconera è partita ieri alla volta del capoluogo lombardo e stasera, ore 20.30, cercherà la nuova impresa da libri di storia. Giustamente, nel presentare la sfida di questa sera, coach Sacripanti non può fare a meno di rilevare che «andiamo a Milano consapevoli di una trasferta molto difficile. Affrontiamo una squadra che rappresenta uno dei migliori e più completi roster del nostro campionato, potendo contare su dodici giocatori con fisicità, talento tecnico, intensità; tutte qualità nelle quali sono superiori a noi e, perciò, con tutti i miss-match a favore loro. Allo stesso tempo – continua il tecnico casertano – noi cercheremo di dividere le nostre forze nel modo più corretto possibile e proveremo a limitare gli errori per stare in partita fino alla fine».
Una sfida durissima, quasi impossibile, ma Caserta non parte battuta ne vuole recitare il ruolo della vittima sacrificale…
«Ovviamente, noi daremo il massimo come sempre per cercare di portare a casa una vittoria pesante che ci permetterebbe di avvicinarci definitivamente al traguardo della salvezza. Sappiamo che sarà dura, ma noi ci proviamo con la stessa voglia e grinta di sempre».
La settimana di riposo è stata utile visti due incontri ravvicinati con Pesaro e Cantù…
«Sicuramente ci è servita per riposare un pò e preparare al meglio questo delicato match. Abbiamo lavorato duro coi soliti problemi fisici che ci contraddistinguono dal via della stagione, ma ho sempre detto che non dobbiamo piangerci addosso ma giocare».
Non resta, dunque, che scendere in campo e lottare sapendo di non avere nulla da perdere anche in relazione al fatto della coperta cortissima negli interni dove Milano può sfruttare i chili ed i centimetri della propria batteria di lunghi. E’ durissima, ma questa Juve ha nel suo bagaglio il colpo ad effetto. E Milano deve stare attenta.