Con la consapevolezza di avere nulla da perdere e tutto da guadagnare, la Juvecaserta scende stasera in campo a Milano per continuare a mantenersi in linea di galleggiamento nella zona medio bassa della graduatoria, a distanza di sicurezza dall’ultimo posto. Contro l’Armani, come al solito, gli stimoli ed i ricordi si sprecano: la memoria lunga vola alla fantastica finale del 91, quella dell’unico scudetto bianconero, mentre il ricordo più recente è quello della semifinale di due stagioni orsono, persa quando i casertani cominciavano già ad assaporare un clamoroso accesso all’ultimo atto per la conquista del titolo. Stasera non si gioca nulla di così importante, ma la conquista dei due punti in terra meneghina resta un obiettivo sempre ambitissimo dal popolo bianconero. Il team di Scariolo, nonostante i grossi investimenti dell’estate, sta faticando a svolgere il ruolo che tutti gli avevano attribuito ad inizio torneo, quello di antisiena. In classifica, infatti, Milano non legge solo la targa del Montepaschi, ma anche quella di Cantù, Sassari e Bologna. Dunque l’imperativo categorico per Fotsis e compagnia è battere perentoriamente la Otto e proseguire la caccia al secondo posto, dato che il primo sembra ancora una volta appannaggio dei campioni toscani. Con i suoi 72,5 punti al passivo a serata, l’Emporio Armani rappresenta la terza difesa del campionato dietro a Bennet e Montepaschi. In attacco invece i milanesi producono 75,9 realizzazioni ad incontro, grazie alle quali conquistano appena l’undicesimo posto nella graduatoria della produttività offensiva di squadra. I lombardi, seppur non pericolosissimi in attacco, offrono un ottimo rendimento sotto le plance dove catturano 35,5 rimbalzi a partita, appena uno in più rispetto a quelli dei casertani che seguono a ruota gli odierni avversari nella classifica di specialità a squadre. Tre i primati che vanta l’EA7: quello negli assist (14,6 ad incontro), nelle percentuali al tiro da due (55,6%) e nelle stoppate (all’incirca 3 ogni gara). La Juvecaserta può rispondere efficacemente dalla lunetta, essendo al tiro libero la migliore formazione dell’intera lega col 78,9% di realizzazione. Il duello al tiro da oltre l’arco invece al momento viene vinto dagli uomini di Sacripanti che vantano il 35%, superiore di un punto rispetto al 34% su cui stazionano i milanesi.
Pio Carfora