Questo fine settimana la corsa verso i play off della Volalto farà tappa a Potenza, sponda Corporelle. Non sarà una di quelle tappe dolomitiche del giro d’Italia con diversi colli da scalare e arrivo in salita, ma senza dubbio, continuando il parallelismo con il ciclismo, la trasferta lucana la si può definire come una di quelle tappe appenniniche nervose che, se controllate bene, non fanno danni, ma che se approcciate male, possono far molto male. A Caserta vinsero le potentine, ma quella fu la classica partita stregata. Infortuni a catena privarono le rosanero delle due palleggiatrici e Melina Salzillo, che di mestiere fa l’attaccante, dovette prestarsi al ruolo di regista. “In quelle condizioni era praticamente impossibile vincere – questo il ricordo del presidente Agostino Barone – oggi arriviamo a tale sfida decisamente più cariche, con una classifica ottima e desiderose di arrivare il più in alto possibile. Cero – ammette il numero uno – Corporelle è avversario difficile. Dovremo fare molta attenzione e dar loro il massimo rispetto”. Dopo un buon momento in campionato, oggi la formazione lucana si è assestata al settimo posto. Dieci punti di vantaggio sulla quart’ultima la rendono per adesso tranquilla, ma l’allenatore lucano, Claps, non si fida e tiene alta la tensione tra le sue ragazze. “Dobbiamo pensare solo al campionato e fare punti per allungare il divario dalla zona bassa della graduatoria. Questo è un torneo molto equilibrato con classifica cortissima e, nonostante l’attuale settimo posto vogliamo incrementare il prima possibile il distacco dalla quart’ultima in modo da vivere con maggiore serenità le ultime gare della stagione”. Sconfitta da riscattare, dunque, anche e soprattutto per rimanere in scia di Maglie. “Non dimentico la sconfitta dell’andata – dice Stefania Di Lorenzo, al tempo, però, non ancora rientrata all’attività agonistica – – Si giocò senza palleggiatrice per il duplice ko che occorse sia a Curia che a Martina Del Vaglio. Corporelle è una buona squadra che in casa riesce spesso a dare il meglio di se. Tanta attenzione, quindi, ma anche la convinzione che, giocando come fatto nell’ultimo periodo, la vittoria non sia un miraggio irraggiungibile”. Rientrata all’attivita agonistica da circa tre mesi, ci ha messo pochissimo per tornare la giocatrice decisiva che è sempre stata. “Amo lo sport e la pllavolo in particolare – conclude la Di Lorenzo – in campo bisogna andare sempre convinti e decisi a dar tutto. Non mi infastidisce perdere, mi irrita farlo senza aver lottato sino all’ultimo punto. Perché ho ripreso a giocare? In realtà in tutti questi anni erano arrivate altre richieste che ho sempre declinato, stavolta mi sono fatta affascinare dal progetto, dal ruolo che mi si richiedeva e dalla famiglia Volalto. Son ben felice di aver detto si”.